65 persone arrestate per associazione mafiosa, porto e detenzione di armi, estorsioni, usura e altri reati aggravati dalle finalità mafiose.
Dalle prime luci dell’alba di questa mattina circa 1.000 Carabinieri di Reggio Calabria, in 16 province del territorio nazionale, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e dalle rispettive articolazioni territoriali, stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 65 soggetti – 47 in carcere, 16 agli arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora – dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale DDA, ritenuti responsabili – in particolare – di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, estorsioni, usura e danneggiamenti aggravati dalle finalità mafiose, riciclaggio e autoriciclaggio, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
L’indagine è stata svolta dal Nucleo Investigativo di Gioia Tauro tra il settembre 2019 e l’agosto 2020 nei confronti di elementi di spicco (al vertice della <<società di Rosarno>>, con interessi sull’intero territorio nazionale e in diversi Paesi esteri).
Il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria ha determinato, inoltre, il sequestro preventivo di una ditta attiva nel settore dello sfruttamento delle risorse boschive (taglio, trasporto e trasformazione del legno), utilizzata per agevolare le attività criminali della cosca, il cui valore complessivo è stato stimato in 700.000,00 euro.
Foto di repertorio.