marco-siclari-candidato-al-senatoDi seguito la nota stampa relativa alla questione sicurezza e immigrazione del candidato al Senato nel collegio uninominale di Reggio Calabria Marco Siclari: <<Sono migliaia i migranti che, nei mesi scorsi, sono giunti sulle coste calabresi e reggine in particolare. Un numero spropositato se raffrontato a quello registrato nel 2011, quando a guidare il Governo c’era Silvio Berlusconi. In quell’anno, infatti, arrivarono circa 64mila persone, una cifra quadruplicata nel 2014. Si è così giunti ad un punto tale che il solo tamponamento dell’emergenza, attraverso la collocazione nei centri di accoglienza, non può più essere sufficiente. Occorrono politiche mirate e pensate ad hoc per raggiungere un obiettivo all’apparenza semplice, ma di fatto complesso da realizzare: contemperare le esigenze di chi effettivamente ha diritto di arrivare e restare in Italia e quelle di chi in Italia è nato, ci è cresciuto e vi risiede.

È per questo che accolgo con favore quanto sostenuto dal presidente Silvio Berlusconi a proposito dell’immigrazione. Le cifre parlano chiaro: a fronte di circa 630mila migranti che giungono sulle nostre coste, ogni anno, solo il 5% ha diritto di ricevere asilo, in quanto persone che fuggono da guerre e morte. Continuando così, è inevitabile che accada quanto profetizzato da Berlusconi, ossia che gli altri 600mila si trasformino in una bomba sociale pronta ad esplodere. Ed è qui che la cronaca quotidiana viene in soccorso corroborando in modo incontrovertibile le affermazioni del nostro presidente.

I reati predatori vedono sempre più protagonisti giovani extracomunitari che, spesso anche solo per bisogno, decidono di delinquere, quando non, addirittura iniziare a spacciare droga per conto delle organizzazioni criminali. È un problema del quale non possiamo non farci carico, poiché questa popolazione diventa preda facile per coloro che sono in cerca di manovalanza a basso costo da poter mandare “al macello” e cioè nelle patrie galere, senza incorrere in particolari problematiche.

Non sfugga una sfumatura, di non poco conto: chi pensa che gli italiani siano razzisti ha fatto decisamente male i propri conti. Non potremmo esserlo, vista la nostra storia fatta di grandi migrazioni. Ma lo abbiamo fatto rispettando tutte le norme previste. Ed è questo che intenderemo perseguire, una volta al Governo: instaurare un proficuo confronto con l’Unione europea per far sì che si senta, una volta per tutte, il peso politico anche su questa tematica per la quale l’Italia è stata lasciata sola per troppo tempo.

È chiaro, dunque, che l’accoglienza incondizionata e senza regole non potrà che portare ad un peggioramento delle condizioni generali del nostro paese, cancellando anche quello che di buono potrebbe nascere da una immigrazione controllata, rispettosa della legge.

Per questo, ritengo sia sin troppo semplicistico sintetizzare questa nostra visione con un semplice “aiutiamoli a casa loro”. Perché farlo implica delle scelte coraggiose ed investimenti cospicui. Ed in fondo chi non vorrebbe vivere nella terra in cui è nato, se si creassero le condizioni per uno sviluppo ordinato tale da generare lavoro e benessere? Questo è l’obiettivo che bisogna porsi.

L’Italia conterà certamente di più in Europa con un governo di centrodestra. E lo farà anche grazie alla presenza del presidente Tajani. Ed è proprio con l’Europa, gli Stati Uniti e la Russia che si potrà realizzare un nuovo piano Marshall che preveda uno sviluppo dei territori oltre a precisi accordi con i paesi africani, per bloccare sul nascere la migrazione di uomini e donne disperate verso un continente, quello europeo, dove il lavoro scarseggia sempre più.>>

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