Ieri, lunedì 10 novembre 2014 motovedette della Guardia Costiera di Reggio Calabria, unitamente a mezzi navali della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza ed ad unità del Nucleo Sommozzatori Vigili del Fuoco, sono stati impegnati in difficili e complesse operazioni di soccorso a favore di migranti sbarcati lungo il litorale reggino.
Le operazioni di soccorso hanno avuto inizio alle ore 19:20, allorquando, giungeva comunicazione telefonica da parte di uno dei migranti, il quale comunicava di trovarsi sulla costa compresa tra Reggio Calabria e Melito Porto Salvo, in particolare in prossimità di una scogliera a picco sul mare e nelle vicinanze di un faro. Dalle indicazioni fornite, dedotto che la zona interessata all’evento era quella più prossima al Faro di Capo dell’Armi, si disponeva l’invio immediato in zona della motovedetta CP 801, nonché, via terra di personale dipendente della Delegazione di Spiaggia di Melito Porto salvo, allo scopo di trarre in salvo i migranti.
Giunti in loco e verificata l’impossibilità di raggiungere l’impervia scogliera sia via terra (per la mancanza di idonei sentieri percorribili), sia via mare a causa della presenza di scogli affioranti e di basso fondale, si disponeva l’invio in zona della motovedetta CP 289, nel frattempo allertata e sulla quale era stato, altresì, imbarcato personale medico del servizio 118: ciò allo scopo di tentare il recupero dei naufraghi con l’utilizzo del più manovriero battello in dotazione alla predetta unità navale.
Esperiti infruttuosamente numerosi tentativi di raggiungere la scogliera a causa della forte risacca, si decideva di effettuare un ulteriore tentativo di recupero utilizzando le zattere autogonfiabili in dotazione alla stessa motovedetta 289 sulle quali si era proceduto ad imbarcare i sommozzatori dei Vigili del fuoco, nel frattempo giunti in zona a bordo della motovedetta CP 735.
Con l’ausilio del mezzo nautico della Polizia di Stato PS 1243, tali zattere venivano avvicinate il più possibile alla scogliera consentendo agli stessi sommozzatori dei vigili del fuoco di procedere al recupero dei naufraghi e al loro successivo trasbordo dalle stesse zattere alle unità navali delle forze di polizia presenti in zona (motovedette CP 801, CP 289 e CP 735 di Compamare Reggio Calabria, CP 852 della Capitaneria di porto di Messina, battello PS 1243 della Polizia di Stato, pattugliatore G.9 della Guardia di Finanza).
Le operazioni di recupero e salvataggio, rese complesse e difficoltose dal mare mosso e dalla risacca presenti in zona, iniziate alle ore 23.15, si concludevano alle ore 2.15 del 11 novembre 2014.
I 77 migranti, di nazionalità siriana e irachena, tra cui 56 uomini, 11 donne e 10 minori (alcuni anche di pochi mesi) venivano, quindi, condotti al porto di Reggio Calabria, ove sotto il coordinamento della Prefettura di Reggio Calabria si procedeva alla loro identificazione, all’apprestamento delle prime cure mediche ed al successivo trasferimento in idonea struttura.