Sequestrate 1800 metri di reti, 60 esemplari di tonnetti e 15 esemplari di pescespada sottomisura. Sono continuate nei giorni scorsi le attività di controllo lungo l’intera filiera della pesca sul litorale di competenza disposte dal Centro Controllo Area Pesca del Reparto operativo della Direzione Marittima di Reggio Calabria.
In particolare le unità navali della Capitaneria di porto di Reggio Calabria in servizio di polizia marittima, durante numerosi pattugliamenti costieri, hanno rinvenuto in varie località della costa tirrenica reggina (Scilla, Favazzina) varie reti da posta derivanti di lunghezza complessiva di circa 1800 metri posizionate in mare senza alcun segnale e quindi potenzialmente pericolose per la navigazione, mentre a largo di Bagnara Calabra sono stati rinvenuti 4 palangari (attrezzi con ami) di lunghezza complessiva di 4.000 metri (anche questi non riportanti alcun segnale) con 8 esemplari di pesce spada (80 kg).
Tutti gli attrezzi sono stati sottoposti a sequestro amministrativo, così come il prodotto di tale pesca illegale.
In particolare, sono stati sequestrati 17 esemplari di “tonnetto alletterato” e 8 esemplari di pescespada frutto della suddetta attività di pesca illegale: i prodotti ittici, sottoposti alla visita veterinaria, sono stati donati in beneficienza ad enti caritatevoli.
Inoltre, sul lungomare di Bagnara Calabra, durante un’operazione congiunta con unità navali e pattuglie è stata rinvenuta una rete da posta derivante con maglia da 30 cm, la cui detenzione e l’utilizzo è vietato dalla normativa comunitaria e nazionale di settore.
Anche in tale caso la rete è stata sottoposta a sequestro amministrativo.
Tali reti sono tradizionalmente utilizzate per la cattura di grossi pelagici quali pescespada e tonni, ma a causa della loro scarsa selettività determinano la cattura accidentale di delfini o tartarughe marine.
Analoga attività di controllo della filiera della pesca è stata effettuata dalla Capitaneria di porto di Crotone che in due separate operazioni di verifica ha rinvenuto, e sottoposto a sequestro, presso un rivenditore ambulante, rispettivamente, 38 esemplari di “tonnetto alletterato” e 5 esemplari di pescespada (50 kg), entrambi sottomisura: trattandosi di comportamenti integranti ipotesi di reato è stata informata la locale Autorità Giudiziaria che ha successivamente convalidato il provvedimento cautelare.
La Capitaneria di porto di Corigliano, invece, durante un pattugliamento costiero ha rinvenuto lungo la battigia 40 kg di pescespada sottomisura che, per le particolari condizioni in cui era custodito, non è stato giudicato idoneo al consumo umano per il cattivo stato di conservazione.
Le attività di controllo proseguiranno in maniera intensa, tanto via mare che via terra, al fine di accertare e reprimere ogni comportamento illecito, in particolare al fine di far rispettare il divieto di cattura e commercializzazione di specie ittiche sottomisura e far rispettare la normativa in materia di tracciabilità e igienico-sanitaria a tutela del consumatore.