Reggio Calabria: estorsioni, usura e traffico di droga. Codici e Forum delle Associazioni Antiusura ammessi parte civile nel processo denominato “tutto in famiglia” Codici e Forum delle Associazioni antiusura sono state ammesse parte civile in un processo penale presso il Tribunale di Palmi, denominato “Tutto in famiglia”. Ripercorriamo la vicenda.Nel mese di Dicembre 2011 furono ventuno le persone indagate appartenenti alla ‘ndrangheta reggina e cinque le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Palmi nei confronti di altrettante persone per coltivazione, detenzione e spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Fu questo l’esito dell’operazione “Tutto in famiglia”, che vide i carabinieri reggini impegnati nell’esecuzione dei provvedimenti di fermo, emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio, contro appartenenti alla ‘ndrangheta attiva nella provincia reggina.L’attività d’indagine fu avviata nell’Ottobre 2010 in seguito all’arresto in flagranza di un pregiudicato di Rizziconi (Reggio Calabria) per la detenzione di 23 chili di droga. In seguito, una serie di approfondimenti investigativi, diretti dalla Procura della Repubblica di Palmi e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, consentirono di individuare un sodalizio dedito allo spaccio di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente e di accertare l’esistenza e l’operatività della cosca Maio nell’articolazione territoriale della ‘ndrangheta in San Martino di Taurianova, dedita anche all’usura e alle estorsioni nei confronti di imprenditori e operatori commerciali locali.
“Esprimiamo soddisfazione non solo perché ci siamo costituiti parte civile nel processo – dichiara Giuseppe Salamone – coordinatore regionale di CODICI – ma soprattutto continueremo a rivendicare il diritto alla Giustizia e alla Legalità impegnandoci nella lotta al crimine in tutte le sue forme ed estensioni”. Il legale Codici che si è occupato della vicenda è Concetta Polifrone.