Capitaneria di Porto e ASP 5 Reggio Calabria Servizio Veterinario Area “B” Igiene degli Alimenti di Origine Animale proseguono senza soste l’attività di controllo della filiera pesca per garantire la tutela del cittadino quale consumatore finale e del patrimonio ittico nazionale.
Nella serata di giovedì 10 aprile, personale del nucleo ispettivo pesca della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria congiuntamente ai militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Villa San Giovanni ed ai dirigenti medici veterinari, nel corso di controlli mirati a prevenire la pesca abusiva di novellame, hanno sottoposto ad accurata ispezione alcuni furgoni isotermici pronti ad imbarcarsi per la Sicilia presso gli imbarchi di Villa San Giovanni.
Durante la perquisizione di un mezzo, sono state rinvenute 46 cassette di polistirolo contenenti novellame di sarda, più comunemente chiamato “bianchetto”, per un totale di circa 230 kg; prodotto che venduto al dettaglio avrebbe fatto ricavare oltre 8.000 euro.
L’autista del mezzo intestato ad una ditta di Corigliano Calabro (CS) che commercia prodotti ittici, è stato identificato e deferito alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, mentre l’intero prodotto ittico è stato posto sotto sequestro.
Dopo la certificazione del dirigente medico veterinario competente Dott. BORRUTO Salvatore che ne ha attestato l’idoneità al consumo umano e l’autorizzazione del magistrato di turno Sost. Proc. Dott.ssa CRISAFULLI, tutto il prodotto è stato donato in beneficenza a vari istituti caritatevoli locali per il successivo consumo presso le mense degli stessi.
L’intera attività ispettiva durata tutta la notte, ha nel complesso portato, oltre al sequestro di circa 230 kg di prodotti ittici, anche sanzioni amministrative per un totale di Euro 3.500 per violazioni in materia di corretta tracciabilità e di autorizzazione sanitaria al trasporto di prodotti ittici.
La pesca del novellame, più comunemente detto “bianchetto” è vietata ai sensi del Regolamento comunitario n°1967/2006 e del Decreto legislativo 4/2012.
“ I controlli alla filiera della pesca da parte di tutto il personale della Guardia Costiera calabrese proseguiranno con tolleranza zero verso coloro che di fatto effettuano attività illecite ed in special modo verso coloro che effettuano con scelleratezza la pesca di prodotti ittici sotto la misura minima, fatto che comporta di fatto un impoverimento delle fauna con gravi ripercussioni per lo sforzo di pesca nazionale”.