Ecco come funziona, a chi spetta e come inoltrare la domanda.

Con il decreto sostegni arriva la proroga  per il 2021 del Reddito di emergenza. Sul sito dell’Inps è disponibile il servizio che permette di richiedere il contributo straordinario che viene riconosciuto alle famiglie in situazioni di difficoltà economica a causa dell’emergenza Covid-19. Come funziona, a chi spetta e la procedura da seguire per inoltrare la domanda.

decreto Sostegni ha prorogato anche per il 2021 il Reddito d’emergenza, il contributo a favore delle famiglie più povere che si trovano in condizioni di difficoltà economica a causa dell’emergenza Covid-19, introdotto lo scorso anno. C’è però una novità che amplia la platea dei destinatari: potrà essere richiesta anche da chi beneficiava dell’indennità di disoccupazione. Il REm (il reddito di emergenza, appunto) deve essere richiesto entro il 30 aprile e viene riconosciuto per tre mensilità: marzo, aprile e maggio 2021. Ma a chi spetta? E come si presenta la richiesta? 

A chi spetta il Reddito di emergenza

Il REm spetta nuclei familiari che si trovano in condizioni di necessità economica a causa dell’emergenza sanitaria. Per poter esser richiesto, il nucleo familiare deve contemporaneamente soddisfare alcuni requisiti precisi:

  • il richiedente deve avere la residenza in Italia;
  • il reddito familiare, nel mese di febbraio 2021, deve essere inferiore all’importo che viene riconosciuto come REm e che varia in base al numero di componenti del nucleo familiare;
  • l’ISEE in corso di validità del nucleo deve essere inferiore a 15.000 euro, per i nuclei familiari che vivono in affitto il limite è aumentato di un dodicesimo del valore annuo del canone di locazione come dichiarato ai fini Isee;
  • il valore del patrimonio mobiliare familiare deve essere inferiore a 10.000 euro, cui si sommano 5.000 euro per ogni componente ulteriore al primo, ma entro un massimo complessivo di 20.000 euro. Se nel nucleo è presente un soggetto definito come disabile grave o non autosufficiente (secondo i criteri ISEE) il valore massimo è di 25.000 euro.

Il decreto Sostegni ha aggiunto, tra gli aventi diritto al REm di 400 euro, anche chi ha cessato tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 la percezione della NASpI e della DIS-COLL, cioè delle indennità di disoccupazione. Queste persone devono avere un Isee inferiore ai 30.000 euro e non esser titolari di un contratto di lavoro subordinato, di collaborazione coordinata e continuativa né di pensione. 

Il limite di reddito familiare di febbraio 2021 deve essere calcolato moltiplicando 400 euro per la scala di equivalenza ISEE. In pratica si moltiplica per 1 in caso di single e si aggiungono 0,4 per ogni componente maggiorenne del nucleo e 0,2 per ogni minorenne. Si arriva fino a un massimo di 2 o di 2,1 nei casi in cui all’interno del nucleo familiare sia presente un disabile. Nella tabella abbiamo fatto alcuni esempi:

Composizione nucleo familiareScala di equivalenzaSoglia del reddito familiare a febbraio 2021
Un adulto1400 euro
Due adulti1,4560 euro
Due adulti e un minorenne1,6640 euro
Due adulti e due minorenni o tre adulti1,8720 euro
Tre adulti e due minorenni2 (massimo riconosciuto)800 euro
Tre adulti e due minorenni(un componente disabile grave)2,1 (massimo riconosciuto)840 euro

Come richiedere il Reddito di emergenza

L’Inps ha messo a punto una procedura online per presentare la richiesta. Per richiedere queste mensilità aggiuntive del REm, dunque, è necessario inviare la domanda entro il 30 aprile 2021 tramite il sito dell’Inps, selezionando il servizio “Reddito di emergenza” presente in home page. Come per gli altri servizi dell’Inps, anche in questo caso è necessario autenticarsi sul sito utilizzando una delle modalità previste tra Spid, PIN dell’Inps (che rimarrà valido ancora per poco), la CIE (carta d’identità elettronica) o la CNS (carta nazionale dei servizi). In alternativa è possibile rivolgersi a un CAF o a un patronato. Per presentare la domanda è necessario allegare la dichiarazione sostitutiva unica (DSU) in cui sia possibile verificare il valore dell’ISEE e la composizione del nucleo familiare. Devi inoltre presentare anche un’autocertificazione in cui attesti di essere residente in Italia e dove dichiari che il valore del tuo patrimonio mobiliare e del tuo reddito familiare è al di sotto della soglia che serve per ottenere il Reddito di emergenza. I dati inseriti sono soggetti a verifica: Inps e Agenzia delle entrate verificano infatti i requisiti e, in caso di anomalie, il REm viene revocato e quanto indebitamente percepito deve essere restituito con l’applicazione delle sanzioni previste.  

In quali casi non può essere richiesto

Il Reddito di emergenza non può esser richiesto se nel nucleo sono presenti soggetti che percepiscono le indennità previste dal Decreto sostegni

Non può inoltre essere richiesto se nel nucleo familiare sono presenti titolari di pensione diretta o indiretta (ad esclusione dell’invalidità), lavoratori dipendenti con retribuzione lorda superiore all’importo del REm o percettori del reddito o pensione di cittadinanza. Non hanno diritto al REm i detenuti. Chi è ricoverato in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica non viene considerato tra i componenti del nucleo familiare ai fini del calcolo della scala di equivalenza.

A quanto ammonta il Reddito di emergenza

Il valore di base del Reddito d’emergenza è 400 euro, che deve esser moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza dell’ISEE che assegna un valore a ogni composizione familiare. In ogni caso non può superare il valore massimo di 800 euro a nucleo familiare. In presenza di un componente in condizioni di disabilità grave si può arrivare a un massimo della scala di equivalenza di 2,1 cioè 840 euro totali.

Facciamo qualche esempio:

  • per due componenti adulti il parametro della scala di equivalenza di riferimento è 1,4, quindi il REm sarà di 560 euro;
  • per tre componenti di cui un minorenne il parametro 1,6, quindi 640 euro mensili.

Fonte: Altroconsumo

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