Da un lato il rigore scientifico del medico, dall’altro la gioia – tutta umana e spontanea – di una donna divenuta madre a 56 anni. Sono i due volti di quello che qualcuno ha definito un «miracolo» e che si è verificato ieri mattina all’ospedale di Soverato, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, dove la signora Graziosa Dodaro, di Squillace, ha dato alla luce una bambina, Maria Vittoria, al termine di una gravidanza delicata ma tranquilla – considerati i 56 anni della neomamma – e magistralmente seguita dall’Unità operativa di Ginecologia e ostetricia diretta dal primario dott. Domenico Perri. Proprio il medico ha evidenziato l’importanza di questa nascita che potrebbe essere tranquillamente definita da record per l’ospedale di Soverato, che fa parte del complesso “Soverato-Chiaravalle”. Una struttura che ha dato splendida prova di sé e delle proprie potenzialità, dimostrando che anche in un piccolo ospedale è possibile trovare delle eccellenze. Già, perché quanto avvenuto ieri non è cosa di tutti i giorni. Per la signora Dodaro si trattava della prima gravidanza. Lei, che per tutta la vita aveva desiderato di diventare madre, ha visto dunque realizzarsi questo sogno. Un traguardo tagliato grazie alla perizia dimostrata dal personale ospedaliero. «Abbiamo seguito con grande cura la signora Dodaro durante i nove mesi – ha affermato il dott. Perri – facendola partorire dopo 38 settimane (sulle 40 standard, ndr). In casi del genere, con una gravidanza a questa età, occorre stare attenti perché il rischio di aborto è piuttosto elevato. Invece nel caso della signora Dodaro, pur con tutte le attenzioni necessarie, si è trattato di una gravidanza del tutto fisiologica e con il taglio cesareo l’equipe sanitaria (operante, appunto, il dott. Perri; aiuto Antonio Papini; strumentista Domenico Gentile, ndc) ha ottenuto un bellissimo risultato che ci riempie di orgoglio e soddisfazione per aver dato una così grande gioia alla famiglia della piccola Maria Vittoria». La neonata, dal peso di tre chili e 80 grammi (un peso ottimale), è in perfetta salute e si gode così le prime poppate, mostrando già di saper “pretendere” le giuste attenzioni. Quelle che, d’altra parte, la madre non le farà certo mancare, come ha dimostrato già ieri mattina, abbracciando con grande delicatezza, e allo stesso tempo trasporto, la propria figlioletta. Chissà, forse il suo nome, Maria Vittoria, non è del tutto casuale visto che la mamma – che insegna al liceo scientifico di Girifalco – afferma subito, stanca ma felice, che è stata «una bellissima vittoria. Ho avuto da sempre il desiderio di diventare madre e finalmente, grazie a Dio e a questo suo miracolo, oggi lo sono. Mi sono affidata tranquillamente alle cure del dott. Domenico Perri che infatti mi ha seguito con grande scrupolo e professionalità. Ma è tutto il sistema e il personale dell’ospedale di Soverato che ringrazio perché sin dal mio ingresso nel nosocomio sono stati tutti gentili e disponibili, ricreando un ambiente familiare nel quale sono subito stata a mio agio». A 56 anni, dunque, credeva forse di dover ormai “archiviare” nello scaffale dei ricordi la propria aspirazione a diventare madre, «invece è arrivata Maria Vittoria – afferma raggiante il marito, Vittorio Nero, anch’egli insegnante. È un giorno indimenticabile. Anche se quella avvenuta è la cosa più naturale del mondo, è un momento incredibilmente bello, di enorme felicità». Forse utilizzare la parola “record” rischia di banalizzare l’evento. In fondo si parla di una vita che è nata. Ma se quella vita rappresenta una grande “Vittoria” per una donna e per la sua famiglia e per lo stesso ospedale, allora il rischio pare scongiurato.
Gazzetta del Sud – Francesco Ranieri