Catanzaro – Che il Premio “Vivarium” fosse tra i premi letterari, riservati ad opere inedite di poesia e narrativa, più ambiti e qualificati, era noto a molti, ma Vincenzo Ursini, presidente dell’Accademia dei Bronzi che ha promosso la manifestazione e gli altri membri della giuria, (G. Battista Scalise, Mario D. Cosco, Mauro Rechichi e Nazzareno Bosco), non si aspettavano certamente che tanti autori, a manifestazione avvenuta, sentissero il bisogno di esternare la loro gioia e di “postare” decine di messaggi “per supportare una iniziativa di primo piano che fa onore alla città”.
Prima fra tutti Ninnj Di Stefano Busà di Milano, una delle poetesse più valide del nostro tempo.
“Il Vivarium – scrive Di Stefano – è una rappresentazione di cultura davvero imponente, che non deve crescere, semmai essere solo sostenuta e protetta nella sua sostanza di dispensatrice di un bene comune. L’iniziativa portata avanti dall’Accademia dei Bronzi è già matura e merita la giusta attenzione da parte di tutti. Ursini ha saputo sapientemente coniugare cultura e impresa, creando le premesse per una autentica azione di promozione del territorio”.
E Daniela Ferraro di Locri: “Professionalità e sentito amore verso la cultura: binomio inscindibile che ha fatto ancora bella mostra di sé all’interno di questo incontro annuale. I più vivi complimenti agli organizzatori che quest’anno hanno scelto, come sede, i locali del comune di Catanzaro facendo vibrare la solenne ed austera costruzione di eleganti ed appropriate note, ma arricchendola, anche, dell’entusiasmo e del profondo calore che solo chi ama veramente la cultura può così debitamente coniugare al tutto”.
Sulla stessa lunghezza d’onda sono stati Caterina Tagliani di Sellia, Anna Alfano di Napoli, Rita Mantuano di Piane Crati, Alessandra Peveraro di Valduggia, Pasquale Pipicelli, Maria Parisi, Maria Teresa Scolieri, Antonio Frangipane e Maria Pia Furina di Soverato, Caterina Rizzo, Mario Ruperto e Tina D’Agostino di Vibo, Marco Angilletti, Ida Annamaria Rotella, Anna Talarico e Rosy Angotti di Catanzaro, Elisabetta Cossari ed Elena Verzì di Borgia, Lucia Sinopoli di Staletti.
Autori, noti o alle loro prime esperienze, che hanno voluto condividere la loro gioia, ma soprattutto hanno inteso sostenere questa quarta edizione del Premio Vivarium alla quale, lo ricordiamo, erano pervenuti più di mille elaborati.
“Siamo in presenza – ha scritto Maria Pia Furina – di un evento culturale senza precedenti, ma quel che più conta è che il tutto sia stato realizzato dall’Accademia dei Bronzi, associazione culturale catanzarese che non riceve alcun contributo pubblico. Cosa davvero rara in Calabria”.
E la scrittrice Alda Gallerano di Milano aggiunge: “Mi hanno molto colpito le parole che accompagnano il conferimento del premio, perché sono vere. Sentirmi così pienamente compresa da miei conterranei mi scalda il cuore e vorrei tanto che i miei racconti potessero giungere al maggior numero possibile di persone della mia terra, che potessero amarli, poiché io scrivo come dono agli altri. Mi rallegra anche il fatto che il premio sia connesso a Giovanni Paolo II, perché ho ragione di credere che nel 2006 abbia salvato da morte certa mio marito”.
Insomma, una miriade di consensi che confermano quanto oggi sia seguito il Premio “Vivarium” a livello nazionale: premio – lo ricordiamo – che si avvale anche dell’adesione del Capo dello Stato la cui medaglia ufficiale, quest’anno, è stata consegnata dal vicesindaco Sinibaldo Esposito alla pittrice Caterina Rizzo.