Stamani si è svolto a Reggio Calabria un incontro della componente dei Popolari Liberali per decidere il da farsi in vista delle prossime elezioni regionali in Calabria. Ha presieduto la riunione l’on. Giovanni Nucera, coordinatore regionale del movimento. Al termine della discussione è stato diramato il seguente documento.
I problemi ed i bisogni della Calabria sono ormai talmente incancreniti che non possono subire ulteriori slittamenti nell’affrontarli con la giusta e necessaria autorevolezza istituzionale. Per questo, i Popolari e Liberali della Calabria invitano il centrodestra a trovare punti di unità, di equilibrio e serenità per un confronto che porti alla scelta del prossimo candidato governatore alla Regione.
I balletti della sinistra fra “primarie si o primarie no”, “pago io o paghi tu” non devono e non possono condizionare le scelte del centrodestra e le sue possibili strategie per recuperare errori e ritardi accumulati nel tempo. Situazione di cui il centrodestra non è immune da responsabilità. Se dal dibattito, tutto interno alla colazione, dovessero emergere più candidati disposti a correre per la presidenza della Giunta Regionale, è giusto e necessario che siano i cittadini calabresi ad indicare il possibile candidato. Sarebbe opportuno, anche, far coincidere le nostre elezioni primarie con le primarie del PD già annunciate per il 14 settembre. Appare opportuno ricordare che mentre a Roma si sta lavorando per la costruzione di una costituente popolare, che ha già trovato convergenza in un documento unitario firmato già da decine di Deputati e Senatori NCD, UDC e Popolari per l’Italia, per noi essere alternativi alla sinistra in Calabria significa principalmente avere il coraggio di affrontare a visto aperto una battaglia contro la rivoluzione antropologica che vuole cancellare la famiglia composta da uomo e donna, così come sancito dalla nostra Costituzione, agevolare lo sviluppo economico contro i radicalismi estremi e sostenere una lotta senza quartiere contro i poteri deviati, la ‘ndrangheta e una burocrazia ottusa che spesso soffocano anche le migliori energie che si possono spendere per la Calabria.