Un calendario “d’autore”, nato dall’incontro tra la Polizia di Stato con il maestro Vittorio Storaro, autore della cinematografia di fama internazionale, vincitore di tre premi Oscar. Questo sarà il tema dove arte e abilità saranno il filo conduttore del calendario della Polizia di Stato 2015, in fase di ultimazione e destinato a diventare un “cult”.
Infatti la Polizia di Stato vuole far in modo che i suoi calendari diventino “da collezione”, qualcosa che non vada buttato alla fine dell’anno, ma che rimanga nelle case di chi lo ha acquistato. Il primo sarà appunto quello del 2015, nato dalla mente di un grande artista, Vittorio Storaro.
Il maestro è partito dalle arti, non solo in senso letterale, ma dal significato latino della parola, cioè arte come abilità. Quindi ha pensato di fare un calendario che potesse mostrare quelle che sono le arti, cioè le abilità, della Polizia di Stato.
In ogni mese, le immagini sono composizioni tra le arti della scultura, della poesia, della storia, della letteratura, della filosofia, della fotografia, e le abilità della Polizia di Stato.
Come di consueto il calendario sarà disponibile nella versione da parete, al costo di 8 euro, e in quella da tavolo, 6 euro.
Coloro che sono interessati possono prenotare il calendario entro sabato 20 settembre 2014 presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura (tel.090.366591), esibendo la ricevuta di versamento sul conto corrente postale n.745000, intestato a “Unicef comitato italiano”. Sul bollettino dovrà essere indicata la causale: Calendario della Polizia di Stato 2015 per il progetto “Repubblica Centro Africana – nutrizione per i bambini vittime dell’emergenza umanitaria”.
Ancora una volta il calendario della Polizia di Stato sarà a sostegno dei bambini meno fortunati attraverso l’ormai consolidata partnership con l’Unicef. Il ricavato delle vendite sosterrà infatti il progetto “Repubblica Centro Africana – nutrizione per i bambini vittime dell’emergenza umanitaria”, le cui finalità sono quelle di assicurare la fornitura di trattamenti ed alimenti terapeutici, educare alla corretta pratica di nutrizione di neonati e bambini e promuovere l’allattamento al seno.
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S C H E DA A R T I S T A
VITTORIO STORARO (Roma, 24 Giugno 1940)
In ambito cinematografico, è il più importante autore della fotografia italiano, tra i più famosi del mondo, vincitore di tre premi oscar (Apocalypse Now, Reds e L’Ultimo Imperatore), di un David di Donatello e di altri importanti riconoscimenti.
Nel 1958, la giuria del Centro Sperimentale di Cinematografia lo ammette al biennio di studio, nonostante non avesse raggiunto l’età prevista per il bando di concorso. Due anni dopo, diplomato in cinematografia, inizia la sua attività professionale come operatore di macchina.
Curando la fotografia di alcuni cortometraggi cattura l’attenzione di molti registi, tra i quali un giovane Bernardo Bertolucci, con cui darà vita, a partire dal 1970, a un sodalizio che si protrarrà fino al 1993 con il film Piccolo Buddha, passando per successi internazionali di pubblico e critica come: Ultimo Tango a Parigi, Novecento, Il tè nel deserto e l’Ultimo Imperatore.
Padroneggiata la tecnica, Storaro dedica il suo impegno a una comprensione più profonda della qualità della luce, del rapporto luce-ombra, dell’uso dei colori in relazione allo stato d’animo, dell’ambientazione storica e della conflittualità emotiva. In film come Giordano Bruno e La luna, l’impatto visivo sullo spettatore si giova di una fotografia sorprendente che convince anche un regista come Francis Ford Coppola; da questa collaborazione nascerà il capolavoro Apocalypse Now.
Ormai consacrato a livello internazionale, Storaro cura la fotografia di film come Reds e Dick Tracy, di Warren Beatty e Ladyhawke di Richard Donner.
Il suo percorso artistico si completa con la scrittura e la pubblicazione del libro “Scrivere con la Luce, I colori gli elementi”, attraverso il quale Storaro racconta il suo viaggio verso una consapevolezza artistica e culturale matura e completa.