Immessa sul mercato dopo l’essiccazione, la marijuana avrebbe fruttato oltre cento mila Euro. A Platì, i Carabinieri della locale Stazione e dello Squadrone Eliportato Cacciatori d’Aspromonte di stanza in Vibo Valentia hanno rinvenuto una piantagione composta da oltre 103 piante di cannabis indica, tutte alte in media un metro (si tratta di una specie nana, quella definita “olandese”, particolarmente florida – sviluppa ramificazioni e fogliame bassi – e facilmente occultabile per via delle ridotte dimensioni in altezza).
La piantagione, quasi pronta per la raccolta, si estendeva su un terreno in stato di abbandono, proprio per confondere l’osservazione dall’alto, sul quale correva un complesso sistema d’irrigazione con tubi in plastica e innaffiatoi “a goccia”, per garantire la costante idratazione delle piante. Per di più, non distante dalla piazzola è stato rinvenuto un capanno, realizzato con teli mimetici, adibito ad “essiccatoio”: all’interno sono state rinvenute ulteriori 26 piante appese in fase di essiccazione.
I Carabinieri, che avevano localizzato le piante anche grazie al lavoro dei militari dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, hanno provveduto ad estirpare la piantagione e a bruciare tutte le piante in quello stesso luogo, tranne 10, che – previo campionamento – sono state sequestrate per effettuare le analisi di laboratorio necessarie a individuare il principio attivo dello stupefacente in esse contenuto. Considerato l’elevato principio attivo di questa tipologia di piante, immesse sul mercato, avrebbero fruttato alla criminalità organizzata oltre centomila euro.