A sostegno del positivo bilancio delle attività tracciato in tutti questi dalla presidente Sonia Ferrari, che il Parco Nazionale della Sila presenterà alle autorità locali e alle popolazioni che ricadono nel perimetro dell’Ente, si registra il pensiero del Sindaco di Zagarise e Coordinatore dell’Aggregazione dei Borghi del Parco, oltre che promotore per i comuni delle province di Catanzaro e Crotone, Pietro Raimondo. Un contributo di politica gestionale delle risorse materiali e immateriali che sono custodite nel prezioso scrigno del nostro Parco Nazionale della Sila, finalizzato a stigmatizzare l’importanza delle politiche ambientali portate avanti in questi anni dall’amministrazione dell’Ente Parco, nell’interesse di un territorio che comprende 3 importanti provincie calabresi e che hanno trovato giusto approdo in quella candidatura che rappresenta questa grande opportunità di essere riconosciuti “Riserva” all’interno di quel grande patrimonio Mondiale che è l’Unesco.
“Quando nel 2010 la nostra Presidente e il Direttore del Parco hanno avviato le procedure per la candidatura del Parco della Sila al Programma MaB dell’Unesco ho espresso con convinzione molti apprezzamenti in merito, dando, insieme a molti altri colleghi sindaci, la più ampia disponibilità di collaborazione e sostegno all’iniziativa intrapresa. In un momento così delicato per la vita della nostra regione – dichiara il sindaco Raimondo –, ricca di evidenti e molto spesso trascurate specificità, specialmente ambientali e paesaggistiche, la possibilità e l’importanza di diventare la nona riserva Unesco Italiana all’interno del Programma MaB non può e non deve passare assolutamente in secondo piano. Anzi, bisogna far sì che questa opportunità si concretizzi, perché questa è la strada che aprirà scenari importanti, che potrà favorire concretamente la crescita dei nostri territori, che determinerà un vero e proprio processo di internazionalizzazione dei nostri siti. Nella nostra regione ci sono esperienze positive, sia pure di nicchia, ed è su queste che dobbiamo lavorare: sulle eccellenze, sulle nostre specificità storiche, paesaggistiche e ambientali e, soprattutto, sulle realtà imprenditoriali positive favorendo così l’avvio di nuove attività. Ciò potrà essere determinante e fondamentale per il rilancio di vere politiche di sviluppo territoriali e di riscatto per una regione, come la nostra, che deve incominciare a ragionare con la prospettiva della prevenzione e della programmazione.
È necessario – conclude il sindaco di Zagarise – informare l’opinione pubblica sulle importanti opportunità di cui potrà giovare il nostro territorio dai possibili riconoscimenti Unesco: agevolare una maggiore sensibilità dei nostri siti e dei suoi elementi caratterizzanti; attivare iniziative che favoriscano una maggiore conoscenza e una migliore facilità di accesso a finanziamenti nazionali, comunitari e internazionali, oltre che a fondi privati; attuare una politica di sviluppo e di messa in rete delle policy territoriali, magari attraverso lo scambio di best practice e di importazione di casi di successo com’è avvenuto con il programma comunitario Interreg, denominato “Robinwood Plus”, che il territorio comunale di Zagarise ha condiviso con la Provincia di Cosenza e con il Parco Nazionale della Sila”.