“Con lo sblocco di 73 milioni di euro per la formazione professionale, la Sicilia riuscirà a pagare appena quattro mesi di arretrati ai lavoratori del settore”. Così interviene l’On. Beppe Picciolo, candidato del Partito dei Siciliani – MPA alle Elezioni Regionali del prossimo 28 ottobre.
“Il miglioramento e il potenziamento del settore della formazione professionale – continua Picciolo – rappresentano un’urgenza da risolvere per il governo regionale che si insedierà. Ma i milioni annunciati proprio due giorni fa dall’attuale assessore Gallo sono solo spiccioli, a fronte di 11 mesi di snervante attesa in cui i dipendenti non hanno percepito gli stipendi”.
Questa somma rientra nei 213 milioni di euro erogati dallo Stato alla Sicilia e stanziati da Roma per le regioni fuori dal patto di stabilità. Inoltre, dovrebbe servire sia a finanziare la prima tranche dell’Avviso 20 sia il settore scuola. “Non si può dimenticare – incalza il candidato del PdS – che gli enti pubblici interessati siano in crisi da diverso tempo e che, invece, potrebbero essere sostenuti dai finanziamenti europei. Non sono mancate negli anni le polemiche e le rimostranze sui tanti fondi europei, destinati per la Sicilia ormai persi, inutilizzati, mai arrivati o trasferiti altrove. Il settore formazione è diventato ipertrofico con personale amministrativo in esubero a danno del numero dei docenti. La riforma andava attuata entro il secondo anno del governo Lombardo. Ad avvalorarlo ci sono state diverse mie interrogazioni parlamentari. Si notano certamente colpevoli ritardi su questo fronte da parte dell’ex assessore alla Formazione professionale Centorrino e l’attuale direttore del Dipartimento regionale del ramo Albert”.
“Ci auguriamo – conclude Picciolo – che i tempi della burocrazia si velocizzino anche in questo campo perché la preparazione dei nostri giovani non può aspettare che la Regione spolveri gli avvisi già predisposti per l’attivazione dei corsi professionali. Ricordiamo che quasi 8mila lavoratori del settore rischiano la cassa integrazione e altri migliaia di disoccupati sono iscritti ai corsi dell’Avviso 20”.