CIVITANOVA MARCHE, 17 AGO - Auto dei Cc.

Un 40enne di Petilia Policastro, è stato arrestato nella nottata del 12 aprile scorso per maltrattamenti contro familiari o conviventi dai militari della Stazione Carabinieri di Petilia Policastro.

L’arresto scaturisce dalla denuncia della moglie, presentata presso il Comando Stazione pochi giorni prima, la quale ha confidati ai militari di vivere, insieme alle figlie minorenni, una situazione ansia e terrore dovuta a continue violenze fisiche e verbali poste in essere proprio dal marito, violenze che addirittura hanno costretto le vittime a rifugiarsi presso l’abitazione di familiari per evitare le continue vessazioni.

La donna, stanca del clima di paura generato dagli atteggiamenti criminali del marito, tali addirittura da non permettere alle figlie minorenni di andare a scuola per paura e vergogna, ha deciso con coraggio di denunciare il tutto ai Carabinieri i quali, in stretta sinergia con la Procura della Repubblica di Crotone, hanno attivato immediatamente tutte le procedure di sicurezza legate al c.d. “Codice Rosso” e di tutela delle vittime di violenza domestica.

Nel pomeriggio la donna si è rivolta nuovamente ai militari della Stazione di Petilia Policastro, riferendo di chiare minacce di morte proferite dal marito nei confronti della stessa e delle figlie.

I militari, dopo aver ascoltato attentamente la donna, al fine di ricostruire dettagliatamente la vicenda, hanno proceduto all’arresto in flagranza differita del marito, anche in virtù delle novità legislative appena introdotte.

L’uomo, al termine delle formalità di rito è stato tradotto presso la casa circondariale di Crotone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Continua quindi senza sosta l’attività dell’Arma dei Carabinieri che, in sinergia con l’Autorità Giudiziaria, pone la massima attenzione nella prevenzione e repressione di questa tipologia di reati, analizzando con scrupolosità ogni segnale o elemento che potrebbe, come in questo caso, rivelare un contesto di disagio altamente pericoloso per le vittime.