In data 21 aprile 2013 si è disputato presso lo stadio A.Massimino l’incontro di calcio Catania-Palermo che, come noto, è da considerare ad altissimo rischio attesa la storica rivalità esistente tra le due tifoserie.
Nel corso dell’attesissimo derby, sugli spalti del settore ospiti, ove hanno fatto accesso circa 300 sostenitori palermitani, dopo pochi istanti dal goal del pareggio segnato dalla compagine palermitana e pochi minuti prima della fine dell’incontro veniva lanciato un artifizio pirotecnico dal citato settore in direzione della curva “nord”, abitualmente occupata dai gruppi ultras catanesi.
L’azione veniva colta dalle telecamere degli operatori della Polizia Scientifica, impegnati in servizi di osservazione e, successivamente, le immagini venivano accuratamente visionate dal personale della Squadra Tifoserie della Digos che riuscivano ad individuare l’uomo nel momento in cui raccoglie da terra un fumogeno per poi lanciarlo pericolosamente e con forza verso la curva nord, senza però riuscire a raggiungerlo grazie alla rete di protezione esistente tra i due settori.
I particolari sui quali gli agenti hanno posto attenzione ha consentito loro, durante il deflusso degli spettatori, di intercettare il giovane tra la massa di tifosi ospiti giunti in questo Centro e di identificare l’autore del gesto nel palermitano M.G. del 1967, con precedenti da stadio ed, in passato, già sottoposto a Daspo.
Il predetto, pertanto, veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazione dell‘art. 6 bis della legge 401/1989 successivamente modificata dalla c.d. normativa antiviolenza negli stadi che, tra i vari comportamenti ritenuti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, punisce anche chi utilizza o lancia fumogeni o petardi all’interno degli stadi, proprio per il pericolo che tali accensione possano costituire per tutti gli spettatori.
Nei confronti del sopra citato è stato avviato il procedimento per l’applicazione del Daspo, il divieto di accedere alle competizioni sportive.