Il Pdci: l’art. 11 della L.R. 7/92 recita che “la cessazione dalla carica del sindaco, per qualsiasi motivo, comporta la cessazione dalla carica dell’intera giunta”, ma gli assessori comunali lo ignorano. Maldestro tentativo di mantenere in vita un sistema clientelare in prossimità delle Elezioni Regionali.

Le dimissioni del Sindaco Buzzanca hanno lasciato quel che resta della Giunta Comunale nel dubbio e nella confusione. Ad onor del vero un Assessore che formalmente risulta ancora in carica, già alcuni giorni prima che il Sindaco si dimettesse aveva provveduto a liberare le sue stanze dagli effetti personali. Gli altri, in attesa dell’arrivo del nominando Commissario, non solo rimangono attaccati alla poltrona ma l’hanno trasformata in un ampio divano adatto a contenere l’ampliamento delle nuove deleghe ricevute dal primo cittadino, il quale con un apposito atto ha provveduto alla spartizione dei pani e dei pesci. L’immagine che ne viene fuori è quella di una città sul punto di morte con i dottori al capezzale intenti a somministrare rimedi antichi invece di provvedere alla trasfusione.

Il Partito dei Comunisti Italiani di Messina condanna questo maldestro tentativo portato avanti dai componenti della Giunta Comunale Buzzanca teso a mantenere in vita un sistema clientelare che in prossimità delle Elezioni Regionali non è tollerabile.

Questo Partito invita il Segretario Generale del Comune a farsi garante di questo periodo di transizione che ci porterà all’ennesimo Commissariamento. Nel contempo ricorda a questa Giunta Comunale che la L.R. 7/92 e s. m. ed i. è chiara: “art. 11. La cessazione dalla carica del sindaco, per qualsiasi motivo, comporta la cessazione dalla carica dell’intera giunta. Sino all’insediamento del commissario straordinario, il vice sindaco della giunta e la giunta esercitano le attribuzioni indifferibili di competenza del sindaco e della giunta.”

 Ne consegue che questa Giunta Comunale è decaduta con le dimissioni del Sindaco e che alla stessa insieme al Vicesindaco competono solo atti che non si possono rimandare e caratterizzati da situazioni di natura eccezionale e imprevedibili che presentino il carattere dell’eccezionalità, quali, a titolo di esempio, terremoti, inondazioni, incendi, epidemie, ecc.

 Ora non sembra che l’attesa di un Commissario Regionale possa essere considerata un terremoto, un epidemia o una inondazione. Il Partito dei Comunisti Italiani – Federazione di Messina

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