Il PdCI della Calabria esprime vivo apprezzamento per le posizioni assunte dal Commissario straordinario del Partito Democratico Alfredo D’Attorre e, nei giorni scorsi, dai Commissari regionali dell’Italia dei Valori, sulla gravissima situazione in cui versa la Regione Calabria . La richiesta di dimissioni di Scopelliti per andare allo scioglimento del Consiglio Regionale e a nuove elezioni regionali, rappresenta un passaggio politico estremamente significativo e costituisce una svolta nella battaglia di opposizione contro un centrodestra che sta massacrando la Calabria.
E’ una richiesta che noi Comunisti Italiani abbiamo presentato da tempo, specie quando abbiamo lanciato l’allarme per l’anomalia della situazione calabrese, denunciando l’esistenza di una vera e propria questione morale, specie dopo che il Consiglio Regionale è stato falcidiato da una serie di arresti di consiglieri regionali del centrodestra facenti parte della maggioranza di Scopelliti per gravissimi reati, mentre diversi assessori e consiglieri regionali sono coinvolti in inchieste giudiziarie di particolare gravità.
Quello che sta avvenendo in Calabria non è da meno degli scandaii scoppiati nel Lazio e in Lombardia, laddove Polverini è stata costretta alle dimissioni e Formigoni è ormai su un binario morto.
La degenerazione della vita pubblica e il degrado delle istituzioni ha raggiunto livelli inaccettabili e senza precedenti. Non si può continuare come se nulla fosse, mentre la Calabria affonda in una drammatica emergenza sociale, economica ed occupazionale che è la peggiore della sua storia e non a caso coincide con il malgoverno fallimentare del centrodestra alla regione.
La vicenda relativa alla scioglimento per contiguità con la ‘ndrangheta del Comune di Reggio Calabria chiama in causa direttamente le responsabilità dell’ex sindaco, oggi presidente regionale, Scopelliti. Ciò non può rimanere senza conseguenze, facendo finta di ignorare quanto accaduto.
Non si può dimenticare che il famigerato Modello Reggio che ha distrutto la città, è stato esportato alla Regione con gli stessi metodi, le stesse logiche e gli stessi uomini che hanno prodotto il disastro reggino e la conseguente bancarotta etica, morale e finanziaria.
La “cura” Scopelliti dopo aver portato addirittura allo scioglimento per mafia del comune di Reggio Calabria, primo capoluogo di provincia a subire questa vergogna, sta producendo i suoi effetti nefasti e rischia di condurre al definitivo collasso della regione.
Occorre una svolta profonda. Bisogna costruire un ampio fronte politico e sociale di opposizione contro la Giunta Scopelliti capace di indicare la strada dell’alternativa e del cambiamento.
Le posizioni assunte dal PD e dall’IDV, che ovviamente dovranno essere formalizzate nei modi più opportuni nel Consiglio Regionale, possono consentire di avviare un processo nuovo negli interessi della Calabria e dei calabresi.
La strada da percorrere è ormai obbligata e non ha più alternative: restituire la parola al popolo calabrese per aprire una nuova stagione di riscatto e di progresso della Calabria. (Michelangelo Tripodi)