Capita in politica, così come nella vita che, nel fare valutazioni e prendere decisioni, emergano riflessioni che possono generare grandi contrapposizioni. Sono questi, d’altronde, i “rischi” e la natura stessa della politica e, laddove a prevalere è la responsabilità verso la collettività e non l’interesse individuale, si ha una politica di grande valore. Politica è confronto continuo, condivisione, cambiamento, è tutto ciò che attiene alla comunità e per il bene di essa deve aprirsi a nuovi orizzonti, mettere al centro idee nuove che nascono dalla contemporaneità.
Chiaramente, affinchè si vada verso una direzione univoca e condivisa, sarà fondamentale coniugare idee, azione politica e leadership. Premessa importante, ma non unica, è avere una guida forte, aggregante e supportata dal partito. In assenza di fiducia, un leader non può definirsi tale. Soltanto riuscendo ad innescare una riflessione capace di coinvolgere le persone su idee, proposte e programmi, si riuscirà ad eludere quell’opportunismo cieco che indebolisce ogni sforzo necessario per portarci nel futuro.
Riflessioni di questo genere ci hanno condotto a portare in discussione la disponibilità avanzata da Pino Ussia nei riguardi della sua candidatura a Sindaco per le prossime elezioni amministrative. Situazione questa, difficile, dolorosa, probabilmente impopolare, ma politicamente ed eticamente necessaria e connaturata alla funzione del partito e della politica in sé, la quale deve tendere sempre e solo al bene comune. Pino Ussia è alla guida l’Amministrazione Comunale dal 2013 e ha sempre offerto il proprio servizio e quello del gruppo a tutela del paese, attraverso una politica onesta e di passione.
Neppure lo scioglimento del Consiglio Comunale per ingerenza alla criminalità organizzata, annullato poi con sentenza del Consiglio di Stato, ha intaccato il suo agire politico. Siamo convinti che due mandati consecutivi, dieci anni di governo del paese, siano stati per Guardavalle la più bella vittoria di sempre, nel segno della continuità e della convinzione di portare a termine un progetto. Allo stesso tempo, crediamo però, che la rappresentanza di idee comuni si incarni anche nel cambiamento. Ciò perchè la politica è innovazione, nascita di nuove relazioni sociali e continuo ascolto della popolazione.
La verità politica è essere critici con chi sta al potere affinchè l’etica prevalga e i singoli si mettano in discussione. La riflessione adesso deve cadere sullo stato delle relazioni tra forze sociali e vita pubblica, sull’atteggiamento amministrativo e la marginale partecipazione della popolazione alle scelte di gestione della res pubblica. Per tutti questi motivi abbiamo ritenuto di metterci in discussione, di pensare a nuove idee per nuove aggregazioni, di rinnovare una classe dirigente, aspetti fondamentali per il bene della nostra comunità. Abbiamo portato avanti questo ragionamento nella convinzione che fosse matura in tutti questa coscienza: la condivisione delle scelte e di un progetto politico volto al cambiamento.
Purtroppo però non è stato così. La riflessione non ha condotto ad una decisione condivisa ma ad un aut aut della proposta di candidatura a Sindaco da parte di Pino Ussia. Abbiamo sempre proposto il dialogo per non procurare divisioni, chiesto un atto di coraggio per avviare una discussione seria, anche aspra, come ci ha insegnato il partito, che tenga conto di scissioni qualora servano.
Tutti tentativi che hanno trovato solo il disinteresse di Ussia, ormai proiettato nelle sue scelte, così tanto da decidere, quindi, di abbandonare il partito e la condivisione del progetto comune per far prevalere quello individuale. Restiamo convinti che ciò non faccia il suo bene e quello del paese: il distacco dalla collettività e l’indeterminatezza della rappresentanza possono condurre con molta probabilità ad una disarmante sconfitta, non solo e semplicemente nei numeri, ma del progetto politico e della mobilitazione sociale. La cittadinanza ha bisogno di un progetto che volga lo sguardo al futuro e che, allo stesso tempo, non lo stacchi dalle necessità attuali. La nostra volontà è quella di aprire, da subito, un’interlocuzione con partiti politici, associazioni, cittadini, che, in maniera ragionevole e responsabile, ci possa permettere di rimanere sui temi e sui programmi, con la possibilità di prospettare la nostra idea di cambiamento. Idea che non si allontana da quello che è sempre stato e vuole essere il progetto del nostro partito, ma che vede la necessità di apertura e coinvolgimento delle nuove generazioni e maggiore rappresentanza femminile.
Apertura che non deve rimanere solo sulla carta, ma che deve diventare sostanziale e declinarsi nella reale condivisione di obiettivi senza esistenza di posizioni dominanti, permettendo a tutti di agire sulla base delle proprie convinzioni e competenze nonché del proprio merito. Solo in un’ottica che veda in primo piano la partecipazione dei cittadini, si potrà dare corpo ad una discussione su un insieme di temi per presentare una proposta rinnovata per il governo del paese. L’Italia, e Guardavalle ancora di più, vive un’esperienza difficile, secondo il nostro punto di vista, sia sotto l’aspetto politico che quello economico. È necessaria una politica di forte e significativa innovazione rispetto al passato, non solo remoto, ma anche recente.
Per vincere le elezioni non basta sottoporre agli elettori una squadra amministrativa “autodefinita” come più capace ed efficiente: è necessaria, lo auspichiamo, una riflessione che coinvolga tutte le forze presenti nel territorio e che abbiano a cuore l’elaborazione di un nuovo progetto per il nostro comune.
La politica è l’arte di fare il bene comune, è mettere in discussione ogni scelta per essere sicuri che sia la migliore da prendere in un determinato momento storico del paese, è aprirsi e partecipare ad una nuova stagione per Guardavalle. Guardavalle, 08/02/2023 Il Circolo del Partito Democratico di Guardavalle