I disastri e le reti delle maxi-emergenze. La Cisl Funzione Pubblica di Messina dedica il secondo incontro formativo ad un tema molto importante per il territorio messinese che vive delle criticità tipiche come il rischio sismico e il dissesto idro-geologico. Il corso organizzato in collaborazione con AIMC (associazione Italiana Medicina delle Catastrofi) si terrà nella mattina di sabato prossimo 15 dicembre, nella Sala Convegni del Comune di Patti in piazza Mario Sciacca.
«Purtroppo sempre più frequentemente assistiamo a questo tipo di emergenze – afferma Jenny Gioffrè che ha curato l’organizzazione del seminario per conto della Cisl Fp – che ci coinvolgono tutti innanzitutto come cittadini oltre che come operatori sanitari. Il recente Decreto Legislativo n.1 del 2 gennaio 2018 investe direttamente i cittadini del comportamento idoneo da seguire in caso di grandi emergenze».
Il programma dei lavori prevede i saluti del sindaco di Patti Giuseppe Mauro Aquino, del Segretario Nazionale della CISL FP Luigi Caracausi e del Segretario Generale della CISL FP Sicilia Paolo Montera. Quindi si parlerà del ruolo e delle funzioni della Protezione Civile, della catena del soccorso e dei piani di emergenza, della gestione dell’Emergenza sul Territorio, dell’Ospedale nella maxi-emergenza e del concetto di disastro e la psicologia dell’emergenza.
Le maxi-emergenze sono eventi dannosi che colpiscono le comunità umane sovvertendo il normale ordine delle cose causando: un elevato numero di vittime, di varie tipologie; un improvviso, ma temporaneo, squilibrio tra le richieste delle popolazioni coinvolte e gli aiuti immediatamente disponibili.
Dal punto di vista sanitario una maxi emergenza richiede procedure preventivamente definite e la conoscenza delle stesse da parte del personale sanitario. Risulta indispensabile che il sistema dei soccorsi adotti criteri condivisi e metodologie ben codificate che coinvolgono tutte le componenti operative del sistema sanitario. «Questo evento formativo – conclude Jenny Gioffrè – si focalizza sulla diffusione dei modelli, le molteplici sfaccettature delle maxi-emergenze, i protocolli territoriali e ospedalieri. È pensato per gli operatori sanitari, ma è interessante per la popolazione in generale, tanto che ha riscosso notevole successo e molte richieste di partecipazione».