Nelle prime ore di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Patti, supportati da quelli del Comando Provinciale di Messina, e con l’ausilio dei Nuclei Cinofili Carabinieri di Nicolosi (CT) e Palermo, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare a carico di 5 persone del posto, indagate di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Messina, Dott. Giovanni De Marco, su richiesta del Sostituto Procuratore Distrettuale, Dott. Fabio D’Anna, ha consentito ai Carabinieri, dopo oltre due anni di indagini, di disarticolare una banda di pusher che si approvvigionavano di marijuana, hashish e cocaina a Messina, per poi smerciarla nel comprensorio pattese.
Nel medesimo contesto, i militari dell’Arma hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari nei confronti di altri soggetti indagati, a seguito delle quali un’altra persona è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, poiché trovata in possesso di circa 25 grammi di “marijuana”.
La banda di pusher agiva principalmente nei Comuni di Patti (ME) e Gioiosa Marea (ME) e lungo la fascia costiera verso Messina, avvalendosi quale base operativa di un locale pubblico di Patti. Nel corso dell’attività investigativa emergeva l’esistenza di un’attività di spaccio “a conduzione familiare”, svolta all’interno del suddetto locale, che era diventato luogo di ritrovo di una serie di consumatori abituali di droga, collegati fra loro da un rapporto di conoscenza o frequentazione.
Alla struttura centrale dell’organizzazione si aggregavano anche altri soggetti, i quali avevano compiti di spaccio, di procacciamento dello stupefacente, o, più in generale, di condivisione degli acquisti e, dunque dei proventi derivanti dall’attività illecita.
Gli indagati, sospettando che i Carabinieri stessero svolgendo attività tecniche nei loro confronti, usavano al telefono un linguaggio criptico ed effettuavano spesso la bonifica degli ambienti e delle autovetture al fine di trovare eventuali cimici e/o videocamere.
Nel mese di settembre 2010, alcuni di loro venivano arrestati dai Carabinieri in quanto, nell’abitazione dove coabitavano, i militari dell’Arma di Patti rinvenivano oltre 300 grammi di hashish, alcune dosi di cocaina nonché apparecchiature tecniche di intercettazione che erano state rinvenute dagli indagati all’interno del locale.
Nell’ambito del medesimo procedimento penale risultano indagati altri 26 soggetti, ai quali questa mattina i Carabinieri hanno notificato un avviso di garanzia procedendo contestualmente alla perquisizione domiciliare.
All’operazione hanno preso parte oltre 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Messina nonché 5 unità cinofile antidroga.
L’operazione odierna è stata denominata convenzionalmente “GHIACCIO” dal nome con cui gli indagati, chiamavano la sostanza stupefacente.
I Carabinieri della Compagnia di Patti, con il supporto delle unità cinofile dei Nuclei Cinofili Carabinieri di Nicolosi (CT) e Palermo, nell’abitazione di R.M., nato a Milano, cl. 1984, residente a Gioiosa Marea (ME), hanno rinvenuto circa 25 grammi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” che erano contenuti all’interno di un barattolo consegnato spontaneamente ai militari dell’Arma. Al termine delle formalità di rito, R.M. è stato quindi trattenuto nella camera di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Patti, in attesa di essere giudicato nella giornata odierna presso il Tribunale di Patti, nel corso dell’udienza che si terrà con rito direttissimo.
Inoltre, all’esito delle ulteriori perquisizioni domiciliari effettuate, i militari hanno segnalato alla Prefettura di Messina quali assuntori di sostanze stupefacenti altri sei soggetti, i quali sono stati trovati in possesso di modici quantitativi di sostanza stupefacente, quantificata complessivamente in 17 grammi, tra “hashish” e “marijuana”.