La decisione dell’Asp 3 di Catania di chiudere dal prossimo 1 gennaio il Reparto del Punto Nascite dell’ospedale di Paternò è a dir poco opinabile e inopportuno.
Il Reparto verrà trasferito, peraltro, in un ospedale – quello di Biancavilla – dove non sussistono i requisiti minimi di sicurezza. Non è una questione di campanile bensì di rispetto dei diritti alla salute. Nemmeno il primo cittadino di Paternò è stato informato dall’Asp etnea della decisione che diventerà operativa alla mezzanotte a cavallo tra il 31 dicembre e l’1 gennaio prossimi.
Chiediamo fortemente all’amministrazione comunale paternese ed al sindaco Mauro Mangano di presentare immediatamente ricorso al Tar contro una decisione avventata e priva di alcuna logica. Chiediamo al senatore della Repubblica, Salvo Torrisi, di attivarsi a qualsiasi livello istituzionale. Vorremmo altresì sapere se questa decisione è stata avallata dalla direzione generale dell’Asp 3 visto che dalla circolare interna non risulta. Quello che sta accadendo è un fatto grave e inaccettabile.
Da parte nostra insistiamo su un punto che diventa imprescindibile: lo sblocco dei lavori di messa in sicurezza del Santissimo Salvatore. Un aspetto sul quale il Comitato ed il Tribunale dei diritti del malato non intendono deporre le armi.