Dopo l’articolo del mese di agosto 2017 che si può leggere qui: Guardavalle (Cz). L’ Arch. Daniela Surace e l’Arch. Assunta Riitano mettono a punto un “Progetto di Recupero, Conservazione, Valorizzazione e Riuso del Centro Storico di Guardavalle”, procediamo con “Parliamo di…”, il programma sul web di CostaJonicaWeb per ascoltare e avvicinare i cittadini ai problemi che li riguardano. In questa prima puntata condotta in studio dalla giornalista Genny Pasquino si parla di “Progetto di Recupero, Conservazione, Valorizzazione e Riuso del Centro Storico di Guardavalle”. Qualche tempo fà è stato presentato al Comune un progetto in merito dagli Architetti Daniela Surace e Assunta Riitano. Ospiti del programma l’Arch. Daniela Surace e l’Ing. Ilario Sorgiovanni.
Genny Pasquino: Dalle ultime pubblicazioni di agosto 2017, riferendomi al progetto di “Progetto di Recupero, Conservazione, Valorizzazione e Riuso del Centro Storico di Guardavalle” cosa è cambiato?
Arch. Daniela Surace – Per rispondere in modo esaustivo vorrei fare una breve premessa. Sia io che l’Arch. Assunta Riitano già da qualche anno avevamo compreso l’importanza, nell’ambito del nostro progetto e non solo, di costituire associazioni e/o gruppi e con intenti comuni portare avanti delle idee, dei progetti che aiutano e servono il territorio per scopi vari, dal sociale al culturale e tanto altro. Il mondo delle associazioni può essere considerato uno dei metri per valutare e conoscere il grado di civiltà di un paese e del suo popolo. In particolare, le associazioni culturali costituiscono un’importante realtà, la cui finalità principale è quella di favorire la fruizione del patrimonio culturale. L’Italia, proprio perché custodisce la maggior parte del patrimonio mondiale, pullula di associazioni impegnate ad affermare quotidianamente il dovere che si ha nei confronti dei beni culturali, ovvero garantire la trasmissione del fare umano, materiale e non, avente valore di civiltà. Ruolo questo fondamentale, che vede le associazioni, talvolta, colmare le mancanze delle istituzioni. Ciascuna associazione con i pochi mezzi, passione, creatività, competenze professionali e tanto coraggio, porta avanti la “Missione Cultura”.
nfatti, basta pensare che, senza finanziamenti o con finanziamenti veramente esigui o peggio ancora combattendo con l’incertezza e la lentezza dell’erogazione di eventuali finanziamenti pubblici, molte associazioni costituiscono una fetta importante dell’offerta culturale di intere città e regioni. Sul nostro territorio fino a pochissimi mesi fa vi era un disinteresse quasi totale a certe tematiche ed un’assenza di iniziative volte all’associazionismo. Nella scorsa estate (luglio/agosto), abbiamo pubblicato degli articoli con il lavoro che stiamo sviluppando da più di due anni per riportare interesse da parte di ogni singolo cittadino, ma anche dalle istituzioni, sul nostro territorio partendo dal centro storico ricco di un patrimonio immobiliare storico in stato di abbandono. Io e l’Arch. Riitano già da tempo vedevamo tale patrimonio come una risorsa del territorio e non come qualcosa da eliminare, da abbattere, come invece spesso sentivamo dire negli ultimi anni. Notavamo in più occasioni che la cultura sociale locale era molto spesso orientata a cancellare i segni lasciati dalla storia sul suolo quasi come a voler disconoscere l’identità del proprio territorio. Pertanto a luglio scorso (2017) abbiamo deciso di lanciare un primissimo input, tramite l’informazione, riguardo alle tematiche ed ai progetti che stiamo trattando e sviluppando, con le nostre competenze e le nostre passioni, oltre che con l’amore per il nostro territorio nel quale sia io che l’Arch. Riitano ci identifichiamo.
Conseguentemente alla pubblicazione degli articoli estivi, abbiamo avuto svariati riscontri positivi. Diciamo che al nostro input ha seguito un output! In particolare siamo state contattate da altri professionisti, che sostengono le nostre stesse idee, anch’essi per professionalità, passione e amore per la storia e per l’arte che il proprio territorio ed in particolare i piccoli borghi possono offrire. Le persone delle quali sto parlando sono due restauratori Guardavallesi, ossia Giuseppe Demasi e Marica Ranieri ed una storica dell’Arte ed esperta del territorio calabrese con esperienza consolidata come guida turistica Daniela Strippoli. Giuseppe De Masi è Restauratore Specializzato in Opere d’Arte lavorando a Roma ed al nord Italia presso Musei e Gallerie con esperienza trentennale, si occupa di interventi su opere lignee, pittoriche, lapidee, bronzee, dorature, affreschi. Ha lavorato anche per il restauro di facciate su edifici storici, Chiese e monumenti. Marica Ranieri si è laureata in Arredamento e Architettura degli interni presso la Sapienza, specializzandosi poi anch’essa alla Scuola di Restauro in Roma e lavorando sia in ambito romano che in Calabria come restauratrice di opere d’Arte lignee e cornici, dorature, pittoriche, lapidee, affreschi e dorature. Daniela Strippoli di Catanzaro, invece si è Laureata in Lettere alla Sapienza di Roma e ha perseguito gli studi in Storia dell’Arte Bizantina presentando il Monastero di San Giovanni Theresti di Bivongi come tesi. Appassionata di Storia ha voluto conoscere il territorio calabrese scoprendolo ricco di un vastissimo patrimonio nascosto e poco conosciuto.
Per questo motivo ha anche l’abilitazione di Guida Turistica. In quest’ultimissimo periodo ci siamo confrontati ed abbiamo contatto alcuni esponenti della Sovrintendenza, inoltre sono sorte ancora altre collaborazioni, oltre che tra noi cinque anche con Italia Nostra, una onlus fondata nel 1955, con sede a ROMA che si batte per l’EDUCAZIONE AL PATRIMONIO CULTURALE, AMBIENTALE E PAESAGGISTICO SUL TERRITORIO NAZIONALE. Le ragioni che portarono nel 1955 alla fondazione di Italia Nostra persistono tuttora: la situazione nazionale e quella mondiale confermano l’attualità e la validità della proposta di Italia Nostra per un diverso modello di sviluppo umano fondato sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale materiale ed immateriale, sulla sostenibilità nel rapporto uomo-natura, sulla cittadinanza attiva e responsabile, sulla memoria della storia come fondamento del futuro, sulla conoscenza e sul rispetto delle diverse identità culturali. Italia Nostra sostiene che un settore cruciale di investimento è quello dell’educazione e formazione, che ha il suo fulcro nella Scuola. Con tale convinzione, tutte le strutture di Italia Nostra collaborano con le istituzioni scolastiche nazionali e locali per sostenere e arricchire l’offerta educativa e formativa. Tramite il vice presidente del Lazio e Presidente della sezione di Ciampino, Rodolfo Corrias che è anche Responsabile di Restauro della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma ed insieme anche all’ex presidente nazionale Teresa Liguori ed attuale presiedente della sezione di Crotone, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere il Presidente Nazionale Oreste Rutigliano di Italia Nostra, che fiero del nostro operato ha appoggiato i nostri progetti e le nostre idee. Abbiamo così instaurato un rapporto basato sulla creazione di un’affiliazione con relativo tesseramento tra il nostro gruppo di lavoro ed Italia Nostra. A breve creeremo dunque la nostra sede dove insieme vi sarà anche una nuova sezione di Italia Nostra.
Genny Pasquino: Come vi rapportate con gli altri raggruppamenti sviluppatasi spontaneamente sul territorio?
Arch. Daniela Surace – Come dicevo anche prima, noi siamo felicissimi dello sviluppo di queste aggregazioni di persone che hanno costituito Associazioni sul nostro territorio. Come ho anticipato, noi crediamo molto nella capacità di aggregazione dei cittadini e nella voglia di operare per il territorio e per le persone che hanno bisogno di ricreare un’identità locale che è quasi del tutto assente. Noi siamo ben disposti ad interagire col territorio attraverso i singoli cittadini, i raggruppamenti di persone, tutte le forme associative e le istituzioni, affinché possano realizzarsi i nostri progetti. Al fine di migliorare il tessuto sociale in tante sue forme, soprattutto nella cultura, nell’Arte in genere, partendo dal nostro borgo ormai in stato di degrado e abbandono. Pertanto invitiamo tutti coloro che vogliano collaborare con noi di essere propositivi e di comunicarcelo prima possibile.
Genny Pasquino: Come pensate di intervenire sull’aspetto culturale in un territorio così povero di servizi?
Noi abbiamo davvero tanti programmi per quanto riguarda l’aspetto culturale in relazione al nostro progetto. In primis vogliamo essere propositivi verso le classi giovanili, a partire dai più ai meno giovani, perché pensiamo sia fondamentale intervenire sull’aspetto formativo per un miglioramento del tessuto sociale. Abbiamo intenzione di organizzare incontri tematici con convegni, seminari, organizzazione e promozione di eventi culturali, laboratori e cineforum. Vogliamo dare l’opportunità ai giovani artisti emergenti di poter esporre le loro opere con mostre pittoriche, fotografiche o multimediali. Inoltre faremo corsi di formazione sul Restauro e sulle Arti e i Mestieri ormai quasi del tutto assenti, per il ripristino di professionalità in fase di dismissione (fabbro, tessitrice, ricamatrice e merlettaia, sarto/a, restauratore, falegname, calzolaio, cestaio, liutaio, ceramista, vasaio, ebanista, etc.), riprendendo ad esempio i metodi di tessitura tradizionale e sostenibile, utilizzando le antiche materie prime di origine naturale.
Genny Pasquino: Quali sono i punti cardine delle attività che si relazioneranno ai vostri progetti?
Arch. Daniela Surace – Il nostro gruppo di lavoro ha per scopo l’organizzazione e la gestione di iniziative in ambito regionale e nazionale finalizzate alla promozione della cultura e dell’arte, della formazione, partendo dal Recupero degli antichi Borghi d’Italia. Svolgeremo attività nei settori della tutela, promozione e valorizzazione delle cose d’interesse artistico e storico attraverso la conservazione, il restauro, la manutenzione dei beni culturali mobili e immobili; di tale attività fa parte integrante l’azione di testimonianza presso la pubblica opinione, con lo scopo di favorire lo sviluppo della cultura della tutela e la formazione di addetti alla conservazione, il restauro e la manutenzione di beni culturali e ambientali. Inoltre punteremo alla divulgazione della conoscenza dell’arte e del restauro rivolgendoci soprattutto ai giovani sollecitandone l’istruzione e la formazione; attività di formazione extra scolastica e aiuto all’inserimento lavorativo, attraverso l’istituzione di corsi, seminari, iniziative, stage, conferenze, convegni di studio e ricerca, partnership con enti pubblici e privati; sviluppo di attività editoriali di tipo cartaceo, informatico e audiovisivo con realizzazione di book-shop.
L’attività sarà coordinata da tecnici quali Architetti, Restauratori e personale tecnico specializzato nel settore della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e nell’assistenza tecnica. Il nostro gruppo di lavoro ha lo scopo di promuovere attività di carattere culturale al fine di sollecitare la partecipazione popolare, l’impegno civile e sociale dei cittadini senza distinzione di partito. Al centro delle nostre attività si pongono la tutela, il recupero, il riuso, la valorizzazione e la promozione dei beni di interesse storico-artistico dell’ambiente e del paesaggio; la promozione e la valorizzazione del turismo culturale, religioso, sociale e sostenibile; la formazione, la ricerca, il dibattito, le iniziative editoriali, la promozione della cultura e dell’Arte, lo studio dei problemi sociali e del tempo libero.