Applicare ai familiari dei lavoratori morti a Casteldaccia nell’incidente all’impianto fognario le norme già in vigore per i familiari delle vittime innocenti di mafia.
E’ quanto propone il Presidente della Commissione Attività produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana, in forzista Gaspare Vitrano, che ha presentato in questo senso un disegno di legge all’Assemblea Regionale.

Il disegno di legge, che si compone di un unico articolo, prevede di estendere i benefici già previsti dalla legge del 1999, richiamati anche quest’anno a tutela delle donne vittime di violenza e dei loro figli.

In particolare, si prevede che l’Amministrazione regionale, gli enti locali, le aziende sanitarie locali e gli enti o gli istituti dagli stessi vigilati sono tenuti, a richiesta, ad assumere nei propri ruoli, anche in soprannumero, per chiamata diretta e personale e con qualifica corrispondente al titolo di studio posseduto, in assenza di attività lavorativa autonoma o di rapporto di lavoro dipendente, il coniuge superstite, la vittima sopravvissuta, i genitori, il convivente more uxorio e gli orfani delle vittime.

“Siamo tutti rimasti particolarmente colpiti da questa ennesima tragedia sul lavoro – afferma Vitrano – ma oltre al dolore per queste vite spezzate è giusto che le istituzioni mostrino la propria solidarietà concreta e fattiva ai parenti e a quanti hanno perso non solo i propri cari, ma spesso anche l’unica fonte di sostentamento economico per la famiglia.

La nostra Regione ha una normativa all’avanguardia per quanto riguarda le vittime della violenza e sono certo che saprà dare una risposta a queste famiglie, cui nessuno certamente potrà restituire le persone care, ma che sono sicuramente vittime di una forma di violenza che oggi in Sicilia sta diventando una vera emergenza.”