I Carabinieri della Stazione Palermo Crispi hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un 59enne, del luogo, già noto alle forze dell’ordine.
Il quadro indiziario raccolto dai militari, sostanzialmente confluito nel provvedimento cautelare, ha permesso di fare luce su una tentata rapina avvenuta il giorno di Santo Stefano, nel centro di Palermo, nei confronti di una 46enne che si trovava a bordo della propria autovettura parcheggiata.
L’indagato si sarebbe introdotto nell’autovettura della vittima brandendo un coltello a serramanico e intimandole di consegnargli il cellulare con il quale in quel momento stava parlando con la sorella.
La signora, a quel punto, fortemente impaurita, ha istintivamente reagito urlando per attirare l’attenzione dei passanti e cercando di spingere fuori dall’abitacolo della macchina l’aggressore che, a mani vuote, è fuggito a bordo di un’autovettura.
I Carabinieri, intervenuti sul posto hanno raccolto, a caldo, la descrizione del rapinatore e, grazie alla collaborazione di alcuni testimoni, individuato la direzione di fuga. Le successive indagini, svolte anche attraverso l’analisi delle immagini registrate dagli impianti di video sorveglianza della zona, hanno portato all’individuazione dell’uomo che è stato ora ristretto “ai domiciliari” con braccialetto elettronico.
È doveroso rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.