Quali relazioni storiche e stilistiche possiamo ritrovare tra i monasteri e gli edifici claustrali realizzati tra l’XI ed il XIII secolo nell’area del Mediterraneo? Su tale affascinante tema si svolgerà a Lipari nei giorni 7, 8 e 9 ottobre nella Sala Superiore della Chiesa di Santa Caterina, all’interno del Castello, un importante convegno internazionale promosso dal Parco Archeologico delle Isole Eolie, diretto dall’arch. Rosario Vilardo e dal Dipartimento di Studi Medievali e Moderni Mediterranei dell’Università di Aix Marseille, diretto da Anne Mailloux.
Il convegno, nato da un’idea dello studioso Fabio Linguanti, illustrerà i risultati d’un progetto di studio e d’indagine storico-critica sui rapporti tra il Chiostro del Monastero di San Bartolomeo annesso alla Cattedrale, situato sul Castello di Lipari, ed analoghe strutture realizzate in tutto il bacino mediterraneo per metterne in luce gli aspetti che li accomunano ma anche che esprimono caratteristiche particolari in relazione al luogo e al tipo di edificazione.
Il lavoro, costituente un’importante occasione di confronto tra studiosi, Istituti universitari italiani ed europei, ha dato spunto per approfondire gli studi e le conoscenze su storia, tipologia architettonica, patrimonio scultoreo e decorativo di questi preziosi edifici attraverso un’attività di indagine scientifica, che ha messo in relazione monumenti consimili. L’attività, che si inserisce tra le iniziative di approfondimento, valorizzazione e promozione del Parco archeologico è anche un’importante occasione per promuovere una mostra fotografica che evidenzia gli aspetti messi in luce.
“Le Isole Eolie tornano al centro della ricerca internazionale – sottolinea l’Assessore uscente dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samonà – con questo importante convegno, che grazie all’impegno di Fabio Linguanti, muove in Sicilia studiosi di tutto il mondo per mettere a confronto le testimonianze storico, artistiche e architettoniche legate alla realizzazione dei preziosi edifici, la cui costruzione fu fiorente tra l’XI e il XIII secolo, un’ulteriore occasione per rilanciare la centralità della nostra Isola in ambito culturale e far conoscere la bellezza delle nostre isole cosiddette minori attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale che custodiscono”.
Foti Rodrigo