“In America lo chiamerebbero Istant Movie. Cavalca il momento, che stiamo vivendo con satira e sentimento. che sono le due cose, che cerco di mettere in tutto quello che faccio.

Ecco perché è un film che va visto oggi nel contesto attuale e nel posto più attuale che esiste per vedere un film: ossia in piattaforma”: sono queste le parole di Roberto Lipari per descrivere il suo secondo lungometraggio “So tutto di te”, nuovo lavoro cinematografico in uscita su Prime Video il 25 luglio 2023, progetto che lo vede protagonista non solo come interprete; ma anche come sceneggiatore e regista. Accanto a lui un cast di attori e di maestranze quasi tutte siciliane, dove spiccano gli attori Leo Gullotta e Sergio Friscia. La Protagonista femminile è Roberta Rigano, mentre il capo di Roberto è l’affascinante Barbara Tabita.

La colonna sonora del film è di Giuseppe Vasapolli. Ad emozionare grazie al suo inconfondibile timbro vocale è il catanese Mario Biondi presente nel lungometraggio con due brani. Il film sarà presentato ufficialmente alla stampa il 24 luglio alle ore 10:30 a Palermo al Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”, luogo magico avente molto a che vedere con la trama del film. Il Museo conserva la più vasta e completa collezione di pupi di tipo palermitano, catanese, napoletano e costituisce un centro per la salvaguardia, conservazione, valorizzazione, promozione e diffusione del patrimonio legato a questa pratica teatrale, rappresentativa dell’identità del territorio. Quella di tenere un legame ben saldo con le proprie origini è da sempre stata una scelta di Roberto Lipari, che grazie ai suoi monologhi ha cercato di fare uscire la Sicilia da determinati clichè, valorizzandone i tratti artistici e culturali. “So tutto di te” è una commedia sentimentale facente della satira il suo tratto distintivo.

Roberto è un trentenne, che riesce sempre a dire la cosa sbagliata al momento sbagliato. Lavora come agente immobiliare ed appare agli occhi dei clienti sempre un po’ distratto ed impacciato. Accade così anche in amore. La vita sembra finalmente sorridergli, quando Roberto entra in possesso d’un computer in grado di leggere gli algoritmi d’ognuno di noi; purtroppo però scoprirà a sue spese che il dono di entrare nella vita degli altri, per scoprirne i desideri più intimi, è un potere molto difficile da controllare.

A fare da sfondo in tutta la storia il teatro dei pupi del nonno di Roberto interpretato da Leo Gullotta, scelta risuonante come una metafora: nella società contemporanea dominata dai social e dall’intelligenza artificiale, quanto siamo “pupi” nelle mani di algoritmi e di grandi multinazionali che cercano di conoscere tutto di noi?

 

Foti Rodrigo