I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo hanno tratto in arresto per il reato di furto aggravato D. B. v., nato a Palermo, classe 1984, ivi residente. L’uomo è stato sorpreso a sottrarre clandestinamente energia elettrica, con lo scopo di alimentare il proprio esercizio commerciale, una rosticceria, posizionando un magnete sopra il contatore dell’Enel, che così ne alterava la capacità di lettura.
L’esercizio è composto da due ambienti separati di cui uno adibito alla vendita al dettaglio di prodotti di rosticceria ed un altro adibito a laboratorio per la lavorazione di rosticceria.
Al momento del controllo risultavano in piena attività lavorativa: un forno elettrico del tipo industriale, due piastre, un forno a micro onde, tre frigoriferi, una impastatrice, una TV e varie lampade per l’illuminazione degli ambienti.
Con detto mezzo il titolare dell’esercizio commerciale riusciva a risparmiare sino al 67,7 per cento del costo dell’energia elettrica consumata.
L’arrestato è stato tradotto presso il Tribunale di Palermo per il rito per direttissima. Dopo la convalida dell’arresto Al D. B. v. è stata irrogata la condanna di 4 mesi di reclusione con pena sospesa.
In un altro episodio, sempre i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno tratto in arresto per il medesimo reato G. o. , nata a Torino, classe 1975, residente a Palermo.
La donna è ritenuta responsabile di alimentare mediante energia elettrica indebitamente sottratta al gestore Enel la propria attività commerciale, un panificio, composto da due ambienti separati di cui uno adibito alla vendita al dettaglio di pane, pizze e rosticceria varia ed un altro adibito a laboratorio per la preparazione dei prodotti. Al momento del controllo risultavano in piena attività lavorativa e quindi erano tutti regolarmente alimentati da energia elettrica: due forni elettrici del tipo industriale, quattro congelatori, un banco espositore, una impastatrice, altri elettro-utensili vari destinati alla lavorazione/preparazione dei prodotti e diverse luci riguardanti l’illuminazione del locale laboratorio.
Per risparmiare sui costi del locale, la titolare del panificio aveva messo applicato ed agganciato un magnete al contatore dell’ Enel per rallentare la lettura dei consumi e dimezzare la bolletta. In pratica il magnete applicato sul contatore Enel alterava la capacità di lettura. Con questo trucco la titolare del panificio riusciva a risparmiare il 65,05 per cento del costo dell’energia elettrica consumata.
La donna a seguito del rito per direttissima dopo la convalida dell’arresto è stata rimessa in libertà in attesa del processo.