I fatti risalgono al 29 gennaio scorso quando, intorno alle 17.55, giungeva al 112 una chiamata relativa ad un’aggressione in via Lincoln di due cittadini stranieri ad opera di un gruppo di giovani ragazzi.
Giunta sul posto una gazzella del Nucleo Radiomobile, i militari venivano avvicinati dalle vittime, due venditori ambulanti originari del Bangladesh.
I due malcapitati, pochi minuti prima, erano stati aggrediti da un gruppo di giovani palermitani che, avvicinatisi alle loro bancarelle si erano impossessati di vari accessori per cellulari ed oggetti vari, per poi aggredirli con calci e pugni, dandosi alla fuga in direzione della Stazione Centrale.
Un’altra pattuglia del Nucleo Radiomobile, proveniente da Corso dei Mille, riusciva a fermare due giovani, corrispondenti alle indicazioni fornite dai malcapitati, proprio davanti all’ingresso della Stazione Centrale.
Successivamente, in Caserma, in sede di denuncia, le vittime riconoscevano entrambi i giovani fermati dai Carabinieri quali gli autori dell’aggressione avvenuta pochi minuti prima unitamente ad altri complici.
I rapinatori, venivano identificati in due minorenni palermitani classe 1996 e 1999 che, tratti in arresto con l’accusa di rapina aggravata in concorso, su disposizione dell’Autorità giudiziaria venivano accompagnati presso il centro di prima accoglienza “Malaspina” di Palermo.
Una delle due vittime a seguito delle lesioni patite per i colpi inferti con un secchio in alluminio, veniva soccorsa da personale del 118 e trasportato presso il Policlinico, dove veniva riscontrato affetto da “trauma da aggressione” con una prognosi di 7 giorni, e poi dimesso.
Le indagini, comunque sono continuate al fine di identificare gli altri giovani facenti parte della baby gang autrice dell’aggressione.
A seguito dei recenti arresti, i Carabinieri dei Nucleo Investigativo di Palermo avviavano certosina attività investigativa atta all’identificazione dei restanti membri del gruppo criminale sfuggiti all’arresto. L’indagine si concentrava sui giovani vicini o riconducibili ai due minorenni tratti in arresto nell’immediatezza dei fatti così, anche grazie alle descrizioni somatiche fornite dalle vittime, si giungeva all’identificazione degli altri tre complici della giovane banda.
L’Autorità Giudiziaria, concordando pienamente con le risultanze investigative, emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone che, alle prime luci dell’alba, sono stati tratti in arresto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare.