È stata illustrata ieri, nel Salone delle Bandiere di palazzo Zanca, dal presidente dell’associazione “Messina e20”, Angelica Nuccio, con il pittore Alessandro Caminiti, la mostra di Tindaro Calia. L’evento, patrocinato dal Comune, sarà inaugurato sabato 27, alle ore 19, nella chiesa di S. Maria Alemanna, e sarà fruibile al pubblico sino a domenica 11 novembre. Calia, artista in continua evoluzione, è nato a Segrate, in provincia di Milano, nel 1956, dove vive e svolge la sua attività artistica. Nel 1992 ha organizzato una mostra alla Galleria Airone a Messina e alla Galleria Bonaparte di Milano, nel 1996 ha partecipato alla manifestazione “Figurazioni”, arte di immagine in Lombardia, svoltasi al Museo della Permanente di Milano. L’artista propone nella rassegna espositiva una modernità, che lascia poco spazio alla vivacità dei colori, e dipinge un mondo grigio, quasi a voler rimarcare l’incertezza esistenziale del nostro secolo, della nostra generazione, attraverso un carattere quasi asettico. Nulla per lui è approssimativo o di libera interpretazione. Lo stile caliano si legge nei particolari delle sue figure dai volti ben marcati, definiti e decisi che accompagnano corpi talvolta irregolari e quasi abbondanti. Sembra quasi che i suoi personaggi vedano la realtà senza volerla guardare e accettare. Un’arte quasi sempre calda, piena di luce e vitale.