Giovedì 09 Giugno 2011 14:49 – Poche ore fa un osservatorio spaziale della Nasa (il Solar Dynamics Observatory – Sdo) ha individuato un’eruzione solare dalle caratteristiche insolite che ha provocato una tempesta geomagnetica che potrebbe perturbare l’attività dei satelliti di telecomunicazione e le reti elettriche terrestri. E’ dal 2006 che non si osservavano eruzioni solari di simile intensità, secondo l’Agenzia meteorologica nazionale americana (NWS). «Il Sole ha avuto un’eruzione di media intensità (M-2) il 7 giugno scorso con un’espulsione di massa coronale (CME) assolutametne spettacolare», ha precisato l’Osservatorio di dinamica solare della Nasa, citato da “Le Matin”. «L’enorme nube di particelle che si è innnalzata rapidamente e poi è ricaduta sembrerebbe ricoprire un’area che rappresenta circa la metà della superficie solare», si legge nel comunicato. I suoi effetti sulla Terra dovrebbero essere «relativamente deboli», secondo la Nasa. Ma la tempesta geomagnetica, oltre alle pertruabazioni sui satelliti Gps e sulle reti elettriche terrestri, potrebbe anche costringere gli aerei di linea a modificare il loro itinerario nelle regioni polari. Si tratta di un fenomeno straordinario, ma non certo unico o eccezionale: le «tempeste Solari» si sono sempre verificate nella storia dell’Universo, anche se non sempre hanno avuto effetti catastrofici sulla Terra. La più violenta è stata a metà dell’800, quando però si utilizzava molto poco l’energia elettrica e ci sono stati problemi facilmente risolvibili. Oggi, nel mondo digitale, sarebbe tutto diverso. Più di recente abbiamo avuto altre tempeste solari, come quella del 1989, che però sono state ben più deboli e, al massimo, hanno regalato spettacolari aurore boreali visibili anche a basse latitudini (storiche quelle avvistate in Sicilia, nel cuore del Mediterraneo, e in Texas, nel Golfo del Messico). La tempesta solare di queste ore sta già creando dei disturbi alle comunicazioni radio su onde corte in Cina, ma probabilmente è arrivata anche in Italia, e più precisamente in Sicilia dove alcuni orologi digitali sembrano letteralmente «impazziti»: improvvisamente iniziano ad andare più veloci tanto da essere avanti fino a 15/20 minuti rispetto all’ora reale. E’ successo anche in uffici postali e bancari, che sono andati in tilt, specie a Catania, con conseguenti gravi disagi per la popolazione. Sono gli indicatori d’ora digitali di sveglie, forni a microonde, radio, decoder televsivi e Pc ad essere interessati da questo fenomeno misterioso. Ancora una volta in Sicilia, dopo quello che è successo l’anno scorso a Caronia, un grazioso paesino Nebroideo, in Provincia di Messina, dove televisori, frigoriferi, radioline e altri elettrodomestici improvvisamente prendevano fuoco. In quel caso si, addirittura, qualcuno ipotizzò la presenza di alieni tra le Eolie e la fascia tirrenica. Ma a parte soluzioni così fantasiose e suggestive, il giallo di Caronia non è stato mai del tutto risolto, anche se di ipotesi più attendibili ne sono state fatte: dall’effetto di campi elettromagnetici agli improvvisi sbalzi nell’erogazione di corrente. Più o meno le stesse che vengono fatte per spiegare «il mistero degli orologi impazziti». Un gruppo di ricercatori del dipartimento di ingegneria elettrica dell’università di Catania guidati dal prof. Emanuele Dilettoso sostiene che «tutto potrebbe nascere dal fatto che in rete ormai sono presenti dei generatori di energia, tipo gli impianti fotovoltaici, che spesso non sono autoregolati e quindi eventuali piccole variazioni di frequenza non vengono adeguatamente compensate». E c’è pure chi fa notare che da alcuni giorni sono in corso lavori al cavo elettrico sottomarino che arriva in Sicilia. La causa andrebbe dunque ricercata negli sbalzi di erogazione della corrente elettrica? «Ci avevo pensato anch’io – ha detto Francesco Nicosia, perito informatico della St. Microelectronics, la multinazionale dei semiconduttori con sede a Catania – ma ho fatto verificare la linea elettrica di casa mia (230 Volt, con una frequenza di 49.89 Hz) e tutto sembra regolare. E poi se fosse così i guasti dovrebbero riguardare tutti gli elettrodomestici». E allora l’ipotesi della tempesta solare sembra ancora la più accreditata.

Strill.it – Peppe Caridi

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