Cassonetti inesistenti e quei pochi rimasti, stracolmi o ribaltati; montagne di spazzatura in mezzo alle aree verdi o sui lati del marciapiede, che in alcuni casi hanno addirittura impedito il normale transito veicolare. Per più di un mese è stato questo il biglietto da visita del Comune di Falcone in vista della stagione turistica. “La situazione è veramente drammatica e vergognosa”, dichiara Marco Filiti, Presidente del Comitato Rinascita Falconese. “Purtroppo ci troviamo di fronte al più classico esempio di totale mancanza di programmazione politica su un tema così sensibile e delicato: basti pensare che, anche in passato, se non ci fossero state le iniziative da parte dei Consiglieri Comunali d’opposizione del gruppo di Falcone Città Futura con interrogazioni consiliari, documenti pubblici e lettere di denuncia alle autorità competenti, di fatto ci saremmo trovati a fronteggiare questa situazione nella più totale indifferenza”.
Un servizio di smaltimento dei rifiuti praticamente inesistente dopo la rescissione da parte dell’Amministrazione Comunale del contratto con la Dusty, la società sino a qualche mese fa addetta alla raccolta, ed un allarme immondizia che comincia ad intravedere una labile via d’uscita solo col recente affidamento ad un’altra ditta per i prossimi 3 mesi. “L’idea di avere risolto il problema per i prossimi tre mesi è insoddisfacente, addirittura illusoria se non finalmente accompagnata da un’iniziativa politica seria che guardi al lungo periodo e che finalmente ci liberi da questo vicolo cieco, cioè dall’idea stessa di emergenza: sarebbe l’ora di cominciare a programmare e discutere della corretta gestione dei rifiuti, cercando di superare certi steccati di sterile polemica politica dietro cui alcuni, ancora oggi, cercano di nascondersi, affinché ciascuno si assuma, una volta per tutte, le proprie responsabilità istituzionali col presupposto fondamentale che si tratta di un problema di tutti i cittadini: insomma, noi pensiamo che l’allarme spazzatura potrà essere affrontato con politiche che partano dal basso, coinvolgendo attivamente l’intera popolazione, e che occorra sforzarsi di trovare delle soluzioni che vadano ben oltre un trimestre”. “E invece – continua Filiti – mentre il paese è stato sommerso dall’immondizia, abbiamo dovuto registrare persino i tentativi di strumentalizzazione sulla pelle dei lavoratori della Dusty: la solita logica clientelare di certa vecchia politica ha tentato di metterne in discussione il diritto inviolabile al lavoro, nonostante sia il contratto collettivo nazionale che il recente accordo tra sindacati ed assessorato regionale ne sanciscano il loro impiego anche per il futuro svolgimento del servizio”. E con l’emergenza rifiuti, i cittadini devono far fronte ad un nuovo pericolo per la salute: i topi. File di ratti si vedono sempre più spesso nei pressi delle varie montagne di spazzatura che ad ogni angolo delle strade si moltiplicano giorno dopo giorno. Ad esempio alcuni residenti del Residence Baia Blu nella via Nazionale hanno trovato escrementi nei cortili, sulle scale e davanti alle loro abitazioni, qualcuno addirittura dei ratti nelle stanze delle loro abitazioni. “Proprio questa orribile conseguenza – conclude Filiti – dimostra come sia necessario non solo liberare Falcone dall’immondizia: a questo punto urge anche una derattizzazione completa, con la pulitura e la disinfestazione delle strade”. “E’ davvero triste dovere ascoltare lo sfogo di molte madri che raccontano dei propri figli giocare accanto a questi ammassi dell’indecenza ed essere costretti a respirarne i tremendi miasmi per le strade, con tutti i rischi per la salute che ne conseguono: tutto ciò, davvero, non appartiene né ad un paese a preminente vocazione turistica, né tantomeno ad un paese civile ”.