Nelle prime ore di stamani, – come da comunicato stampa della Questura di Catanzaro – personale della Squadra Mobile, congiuntamente con il R.O.S. Carabinieri di Catanzaro e del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Catanzaro e di Trieste, ha eseguito provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, a carico di 24 soggetti, tutti elementi inseriti nella cosca mafiosa “Mancuso” di Limbadi (VV).
Il provvedimento pre-cautelare ha trovato fondamento anche nelle attività investigative condotte dalla locale Squadra Mobile che hanno consentito di accertare plurimi episodi di usura a carico di numerosi imprenditori della provincia di Vibo Valentia e Catanzaro ai quali venivano imposti tassi usurari calcolati all’incirca al 120% annuo a fronte di somme di danaro prestate in fase di difficoltà economiche delle attività di cui erano proprietari.
L’attività di indagine consentiva di accertare che le somme di denaro date a prestito usuraio costituivano reinvestimento di capitali riconducibili ad esponenti di spicco della famiglia Mancuso, nella persona di Mancuso Giovanni cl. ’41, figura carismatica all’interno della omonima cosca, nonché fratello di Mancuso Antonio cl. ’38, indiscusso capo dell’omonima famiglia mafiosa; in alcune circostanze per la restituzione degli interessi gli accoliti non avevano avuto remore nel porre in essere gravi atti ritorsivi fino ad arrivare, in una circostanza, anche al sequestro della vittima oltre che alla minaccia della stessa con l’uso di armi. Nell’ambito delle attività investigative venivano registrate modalità di forte intimidazione da parte degli indagati nei confronti delle vittime alle quali veniva spesso fatto presente che le somme di denaro prestate provenivano da esponenti della cosca Mancuso. I soggetti tratti in arresto dalla Squadra Mobile di Catanzaro sono:
1) Mancuso Giovanni, detto “BILLY” nato a Limbadi (VV) l’1/1/1941;
2) Cicerone Orazio, nato a Vibo Valentia il 16/5/1973, nipote del citato capo cosca Mancuso Antonio cl. ’38;
3) Costantino Fabio nato a Vibo Valentia il 3/2/1977;
4) Costantino Giuseppe nato a Nicotera (VV) l’11/6/1966;
5) D’Aloi Giovanni nato a Nicotera il 4/6/1966, braccio armato dei fratelli Antonio e Giovanni Mancuso;
6) Fialek Damin Zbigniew nato in Polonia il 7/1/1977;
7) Pantano Antonio nato a San Calogero (VV) il 23/3/1957;
8) Tavella Francesco nato a Vibo Valentia il 7/6/1968;
9) Castagna Antonino nato a Ionadi (VV) l’1/10/1950, imprenditore nel settore siderurgico;
tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei delitti di associazione a delinquere di stampo mafioso, usura, estorsione, sequestro di persona, nonché di reati in materia di armi. L’esecuzione dei provvedimenti restrittivi è avvenuta con l’ausilio di circa 110 unità della Polizia di Stato appartenenti al Servizio Centrale Operativo di Roma ed alle Squadre Mobili di Vibo Valentia e di Reggio Emilia, ai Reparti Prevenzione Crimine di Siderno (RC) e con l’utilizzo di un elicottero del Reparto Volo di Reggio Calabria.
Dopo le formalità di rito gli arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia ad esclusione di Cicerone Orazio, rintracciato presso una struttura alberghiera di Reggio Emilia ed associato presso la Casa Circondariale di quel luogo