Di seguito la nota stampa integrale dell’On. Pippo Currenti su mozione di sfiducia al Presidente della Regione Rosario Crocetta: << Per mia formazione etica-politica non uso aggettivi denigrativi nei confronti di alcuno e non lo farò neanche in questa occasione, nello specifico nei confronti dell’on. Musumeci. Questo non vuol dire che accetto gli epiteti e quanto dichiarato dal deputato su richiamato, anzi intendo chiarire e ribadire che la mia posizione è stata chiara e coerente sin dall’inizio della “vicenda mozione”.
Trovo infatti quanto mai inopportuno e foriero di fraintendimenti oltre che offensivo, il solo ritenere di poter comunicare pubblicamente una decisione strategica e politicamente rilevante, quale della presentazione della mozione di sfiducia al Presidente della Regione, da parte di un gruppo parlamentare senza preliminarmente discuterne con i componenti del gruppo stesso. Missione peraltro molto semplice in un gruppo composto tra 4 deputati.
A parte l’errore grossolano e formale di cui sopra, ribadisco che ho sempre sostenuto di non essere d’accordo alla mozione in quanto convinto che prima andasse aperto un dibattito politico che possa semmai portare alla mozione di sfiducia, e comunque consapevole che un anno è un lasso di tempo troppo breve per sentenziare una condanna in via definitiva. Oltre a ritenere che il momento fosse il meno opportuno, e non per conservare posizioni e poltrone, ma per affrontare con responsabilità e coerenza gli impegni assunti con l’incarico politico che ricopriamo.
L’imminenza della fine dell’anno impone rigore ed impegno per affrontare le scadenze, una per tutte il bilancio, e programmare almeno le linee di indirizzo per il 2014.
Ritengo altresì che una mozione della quale ognuno di noi conosceva preliminarmente l’esito e di cui anche i giornali si beffavano, vada interpretata non come uno strumento risolutore ma come una presa in giro al popolo siciliano. A questo non mi sono voluto prestare, convinto che tra i tacchini che non vogliono essere sacrificati anzitempo ci siano, ahimè, anche i colleghi del gruppo Lista Musumeci.>>