“Temo che, nel caso dell’Ospedale Piemonte, stiamo assistendo ad una grottesca minaccia di chiusura di una importante struttura ospedaliera da parte delle propaggini dell’’amministrazione sanitaria regionale, con motivazioni che tutto sommato ben poco hanno a che vedere con la razionalizzazione del sistema. L’Ospedale Piemonte è posta in un punto strategico della città ed è funzionale alle esigenze ed al bisogno di sicurezza della popolazione.
La città non è riuscita, ed è ben lungi dal farlo, di risolvere i problemi di collegamento viario veloce con l’Ospedale Papardo, come più volte richiesto in passato da CittadinanzAttiva e dal Tribunale per i Diritti del Malato. In queste condizioni, considerato che con la chiusura dell’Ospedale Margherita è stato pagato già un grosso contributo alle esigenze di fare economia, è importante che si smetta, in nome della riorganizzazione dei presidi sanitari, di penalizzare ulteriormente l’utenza messinese che necessita di assistenza sanitaria. E vorrei aggiungere che decisioni così importanti dovrebbero essere assunte solo dopo avere ascoltato tutti gli interlocutori, aver valutato bene le esigenze della popolazione e tutte le possibili opzioni. Da parlamentare interverrò anch’io per sollecitare un incontro con l’Assessore alla sanità Lucia Borsellino affinché in merito alla riorganizzazione dei presidi sanitari il caso “Piemonte” venga esaminato non sulla base di semplici dati statistici,ma analizzato nella sua reale dimensione di organismo vitale ed essenziale della Città di Messina”.