Oggi, sabato 11, ha fatto tappa a Messina il “Mattone del Mondo per l’Italia”, una mattonella in vetro in cui sono racchiusi “pugni di terra” provenienti da ben 199 Paesi del mondo e che rappresenta l’unione dei popoli nel segno della pace e della fratellanza. L’iniziativa è promossa dalla comunità Villa San Francesco, dal CIF Centro Italiano Femminile e dal Centro Sportivo Italiano. Le tappe, con al seguito i ciclisti, si sono susseguite lungo tutta l’Italia fino ad arrivare ieri, venerdì 10 a Villa San Giovanni, da dove, a bordo della nave N/t Sikania è avvenuto il passaggio di consegna del mattoncino contenente le 199 terre, che è stato custodito per una notte all’istituto Don Orione di cui quest’anno ricorrono i 150 anni dalla nascita. Stamani, all’Istituto Don Orione alla presenza dell’Assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore, cui hanno preso parte autorità civili e religiose si è tenuta la cerimonia di consegna.
L’Assessore Calafiore, in rappresentanza del Sindaco Cateno De Luca, nel prendere il mattoncino “itinerante” dalle mani di Don Vincenzo per consegnarlo alla staffetta dei ciclisti, ha donato a nome dell’Amministrazione comunale un frammento di cemento prelevato dai materiali dello sbaraccamento di Fondo Saccà inciso con la scritta “un simbolo dello sbaraccamento per il Mattone del Mondo per l’Italia”.
La carovana è partita poi alla volta di Randazzo. Lo speciale mattone scortato lungo tutta l’Italia da ciclisti amatoriali è partito dal “Museo dei sogni e della memoria” di Feltre, in provincia di Belluno, lo scorso 22 agosto e dopo 1.500 chilometri attraversando l’Italia ha fatto tappa a Bassano del Grappa, Mestre, Comacchio, Cesena, Urbino, Assisi, Narni, Roma, Terracina, Castel Volturno, Vico Equense, Agropoli, Maratea, Paola, Tropea, Villa San Giovanni e Messina.
Dopo le soste a Randazzo e Regalbuto si concluderà lunedì 13 a Canicattì con una staffetta ciclistica sulla tomba del giudice Rosario Levatino, ora Beato. Il “Mattone del Mondo” è stato consegnato nei giorni scorsi anche nelle mani di Papa Francesco in Vaticano per simboleggiare il valore della ricchezza delle diversità e della solidarietà, e per vie diplomatiche anche ai rappresentanti ufficiali dell’Etiopia, dell’Ecuador, della Thajlandia, delle Filippine, della Palestina, dell’Uruguay, del Mali, del Canada e del Guatemala. L’iniziativa della raccolta delle terre, sassi, sogni, segni, simboli, presepi, legati alla vita degli uomini nel mondo ebbe inizio a dicembre del 1998, nell’anno del cinquantesimo anniversario della fondazione della Comunità, che accoglie minori e non in difficoltà.