Saranno almeno sessantamila, secondo una stima fatta dalla questura di Vibo Valentia, le persone che parteciperanno oggi pomeriggio alle 15 ai funerali di Natuzza Evolo, la mistica di Paravati di Mileto morta domenica scorsa. Il vescovo, Monsignor Luigi Renzo, celebrerà i funerali all’aperto, anche se c’è l’incognita maltempo. La chiesa è troppo piccola per ospitare tutti i fedeli attesi ai funerali, e così il vescovo d’accordo col sindaco Vincenzo Varone (che ha proclamato il lutto cittadino) ha suggerito di “allestire” il funerale nella spianata che dovrebbe ospitare Villa della Gioia, la grande struttura religiosa voluta da Natuzza. Ma, appunto, il maltempo è in agguato e nel pomeriggio nell’area di Mileto e in tutto il Vibonese sono attese piogge molto intense. Intanto la questura ha predisposto un piano di emergenza per fronteggiare l’innumerevole partecipazione di persone che stanno giungendo presso la cappella della Fondazione ‘Cuore immacolato di Maria rifugio delle anime’ dove è stata allestita la camera ardente. La Croce Rossa Italiana ed il suem 118 sono stati incaricati di gestire il servizio sanitario durante i funerali. Il comitato provinciale della Croce Rossa di di Vibo Valentia – settore emergenza e protezione civile – ha provveduto ad installare immediatamente un posto medico avanzato nonchè a mettere a disposizione trenta volontari e quattro ambulanze che dislocate nei maggiori punti di affluenza consentiranno la gestione congiuntamente al personale medico e paramedico del suem 118. Intanto il popolo di Facebook si sta stringendo intorno alla mistica di Paravati: il nuovissimo gruppo, “Natuzza Evolo: Santa Subito” che in poche ore ha già superato i 7.500 iscritti. C’è grande attesa per capire se la Chiesa vorrà o meno aprire (a livello diocesano) il processo di beatificazione. Solo dopo che arriverà l’autorizzazione alla Conferenza episcopale calabra si potrà avviare la procedura della beatificazione, e in quel caso si inizieranno a raccogliere testimonianze e mettere nella giusta luce gli aspetti più complessi della sua vita.
Tempostretto.it – Peppe Caridi