cisl messina3Premi di produttività, orario di lavoro, assunzione di nuovi autisti. Sono stati questi gli argomenti sul tavolo del primoi incontro ufficiale tra le organizzazioni sindacali e la ATM Spa che dal prossimo 1. giugno gestirà il trasporto pubblico locale della città di Messina.

Sull’orario di lavoro, i rappresentanti di Fit Cisl, Faisa Cisal e Orsa, Lillo D’Amico, Lillo Sturiale e Santino Monforte, hanno rivendicato l’estensione in full-time a tutti i dipendenti, «principio irrinunciabile già concordato e sottoscritto con l’Amministrazione Comunale durante “Salva Messina”. Con la nuova gestione aziendale si era già ottenuto l’aumento parziale dell’orario di lavoro per i part-time, da 30 a 36 ore, adesso, in coincidenza con l’avvio del nuovo corso che partirà a giugno, abbiamo chiesto la definitiva applicazione dell’orario pieno per tutti i settori produttivi». La disponibilità, in tal senso del CdA della nuova Atm, è un risultato che per i sindacati rende giustizia a molti lavoratori, soprattutto al settore ZTL, impiegato con un penalizzante orario ridotto e periodicamente illuso con vane promesse.

Il confronto con il presidente del Consiglio di Amministrazione Giuseppe Campagna si è acceso, invece, sul mantenimento dell’accordo di secondo livello che attualmente riconosce ai lavoratori un premio di produttività vincolato al raggiungimento di obiettivi fissati dalla gestione Foti / De Almagro. Secondo ATM S.p.A. tali obiettivi non sarebbero stati raggiunti pertanto il premio andrebbe sospeso e si dovrebbe sottoscrivere, in tempi brevi, un nuovo accordo per recuperare i livelli salariali.

«Il mancato raggiungimento degli obiettivi non è ascrivibile ai lavoratori – hanno precisato i rappresentanti di Fit Cisl, Faisa Cisal e Orsa – la carenza di autisti e gli stravolgimenti organizzativi, conseguenti alla situazione debitoria, ne sono fondamentale concausa». Il punto di incontro temporaneo, in attesa di sottoscrivere un nuovo contratto integrativo entro il mese di luglio, è quello che ai lavoratori sarà corrisposta una percentuale fra l’80-90% dell’attuale premio di produttività.

Durante l’incontro l’azienda ha confermato quanto scritto nel piano industriale con la previsione di assunzione di 166 nuovi autisti, anche per colmare la fuoriuscita del personale che andrà in quiescenza e di eventuale esodo incentivato. L’azienda ha confermato la volontà di procedere all’assunzione di 70 unità con il sistema dell’apprendistato. Fit Cisl, Faisa Cisal e Orsa hanno chiesto di estendere parte delle restanti opportunità occupazionali a candidati che hanno acquisito professionalità svolgendo servizio di trasporto pubblico locale nella città di Messina e ulteriori posizioni saranno disponibili per i candidati under 30 che, al pari dell’apprendistato, consentono all’azienda sgravi fiscali.

I sindacati hanno espresso preoccupazione, invece, per i ritardi dell’erogazione della cassa integrazione dovuta all’emergenza sanitaria. «ATM in liquidazione – hanno sottolineato D’Amico, Sturiale e Monforte – è fra le poche aziende pubbliche, forse l’unica, che non ha anticipato le mensilità né coperto il 20% che si perde con gli ammortizzatori sociali. Sono state emesse buste paga di 250 euro, se la Cassa Integrazione ordinaria e il fondo bilaterale subiranno ulteriori ritardi, ATM in liquidazione deve immediatamente individuare soluzioni alternative per garantire un salario credibile ai propri dipendenti. La situazione debitoria che periodicamente impedisce la puntuale erogazione degli stipendi è il risultato di una gestione scellerata che nel tempo ha accumulato un debito insanabile. La liquidazione di un’azienda in tali condizioni non è una scelta ma un percorso obbligato».

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