“Sull’esclusione delle Associazioni di Volontariato dalla procedura aperta per l’affidamento del servizio di integrazione e di supporto al servizio di ‘Urgenza ed emergenza SUEM 118’ bandita dalla Direzione Generale dell’Asp5 di Reggio Calabria occorre al più presto una parola chiara e definitiva”.
E’ quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera firmatario lo scorso luglio di una interrogazione con la quale si chiedeva al Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi nella sanità”, di intervenire presso l’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, ‘al fine di avere chiarimenti circa l’esclusione nella deliberazione n. 363 del 6 giugno 2013, delle Associazioni di volontariato alla procedura aperta inerente il servizio 118 nel territorio di competenza territoriale della stessa Asp.
“Tale decisione oltre a mortificare l’impegno e l’abnegazione di decine di volontari che fino agli anni scorsi hanno assicurato un servizio essenziale per le nostre comunità, soprattutto quelle più periferiche – afferma il consigliere regionale Giovanni Nucera – rischia adesso di mettere in ginocchio e far sparire numerose associazioni che accanto al servizio effettuato per conto dell’Asp provinciale, svolgevano numerosi compiti di assistenza e sostegno sanitario sul territorio”.
“Tuttavia, a questo aspetto non certo poco importante sul piano sociale, va aggiunta e sottolineata la conseguenza economica di questo provvedimento. Le stesse associazioni, che hanno annunciato che non parteciperanno al bando dell’Asp, svolgevano i compiti inerenti il servizio “Urgenze ed emergenze” sul territorio con costi notevolmente minori rispetto a quelli che la stessa Asp 5 sta pagando o intende pagare per lo stesso servizio svolto dai privati. Ritengo – prosegue il Segretario Questore del Consiglio regionale – che il legittimo allargamento del bando anche alle Associazioni di volontariato non solo contribuirebbe a ridurre le spese che l’Asp deve sostenere per l’espletamento di questo servizio, ma favorirebbe una maggiore capillarità e diffusione del servizio sul territorio a tutto vantaggio degli utenti che spesso, lo malgrado, sono stati costretti ad attendere ore per l’arrivo di una ambulanza, e in altrettanti casi si sono sentiti rispondere che non c’erano mezzi a disposizione, perché già impegnati in altri interventi”.
“Credo – conclude il consigliere Giovanni Nucera – che la decisione più giusta sia quella, pertanto, di coinvolgere, rendere partecipi, in un servizio prezioso ed essenziale per il territorio provinciale, le Associazioni di volontariato, in cui operano centinaia di operatori che con il loro impegno, la loro dedizione, la loro disponibilità, da cittadini possono contribuire a rendere migliore, più efficiente, e sicuramente meno dispendioso il servizio sanitario regionale”.