molinariNota dell’ Avv. Sen. Francesco Molinari in merito allo scioglimento del Comune di Briatico (Vv): <<La predisposizione allo sciacallaggio dei nuovi deputati del Partito di Di Maio ha raggiunto livelli inimmaginabili, che mai avremmo concepito, nemmeno nei nostri peggiori incubi.

Il neo deputato Riccardo Tucci, o chi per lui, con una nota apparsa ieri sera a firma meetup Vibo e dopo il mio post della mattina, come avvoltoio nel deserto. come sono soliti fare, per sfamare la voglia di propaganda gli amichetti della Casaleggio, distorce e falsifica i fatti alla ricerca di qualche briciola di visibilità, a leale servitù, cercando di appropriarsi delle lotte di altri.

Ma raccontiamo i fatti.

Mentre si è distratti, a livello nazionale, dal “minuetto” che sta portando avanti il Partito di Di Maio con il suo “promesso sposo”, sfugge agli onori della cronaca la notizia che, invece, dovrebbe avere piena rilevanza e far indignare tutti noi calabresi, ovvero l’ennesimo scioglimento di comuni nella nostra regione per infiltrazioni mafiosa.

Fra questi, quello di Briatico è quello che più mi ha colpito e rattristato. E parlo proprio di tristezza, perché quando si scioglie un’assise democratica, fosse anche per manifeste infiltrazioni mafiose, a perdere siamo tutti noi. Noi, che crediamo ancora nella rappresentanza democratica e nella Legalità con la ‘l’ maiuscola.

Mi rattrista ancor di più perché, già nel lontano 2014, grazie agli amici ed alla rete di cittadini costruita faticosamente in quelle zone insieme ad altri pochi visionari, presentai un’interrogazione che nessun altro senatore eletto in Calabria con il M5S volle firmare ( e mi riferisco all’Atto n. 4/02325, pubblicato il 12 giugno 2014). Interrogazione di cui non ebbi risposta da parte dell’allora Ministro degli Interni, ma dalle odierne notizie è evidentemente servita, perché procedesse a fermare o rinviare, a campagna elettorale appena iniziata, il rinnovo di quel consiglio comunale per le evidenti “anomalie di alcuni concorrenti”.

Questo avrebbe evitato uno scioglimento avvenuto a distanza di cosi tanto tempo, e certamente avrebbe impedito – e presentai anche altri interventi nelle sedi Istituzionali, con altrettanti atti di sindacato ispettivo ed articoli sui quotidiani locali, per far comprendere quello che stava accadendo in quelle zone – a quel sindaco di diventare anche Presidente della Provincia di Vibo Valentia.

Ma gli eventi che più mi hanno “imbarazzato e disgustato”, sommandosi alle altre brutture che stavano trasformando il movimento nello schifo che è oggi e che mi portarono a presentare le dimissioni alla fine del 2014, furono quelli che accaddero nel mio “campo”: le omissioni di quelli che consideravo “miei compagni di lotta” e che il neo- deputato vibonese, con la sua immorale propensione allo sfruttamento del lavoro altrui, rappresenta in pieno.

Infatti, come non ricordare che nel giro di pochissimi giorni dal deposito del mio documento, nacque dal nulla, e con la complicità di parenti delle persone coinvolte nell’inchiesta che ha portato oggi allo scioglimento del Comune di Briatico, un famigerato “Meetup di Briatico”, scomparso poco dopo, che con un documento palesemente fazioso, chiese le mie dimissioni – operazione che poi trovò una lunga mano in alcuni dei deputati e senatori del M5S calabresi – ed usato da personaggi poco raccomandabili e da delatori indegni per screditare la mia persona, tramite alcuni sgherri, anche nel mio Meetup, quello di Cosenza.

A questo punto inviai una email corredata della documentazione che mi aveva portato a chiedere l’ intervento del Ministero degli Interni, alla Casaleggio Associati ed avanzai richiesta a Gianroberto Casaleggio ed a Grillo, di darmi quantomeno una copertura politica per non lasciarmi solo, ottenendo solo un inquietante silenzio. Rimanendo solo, ma non domo.

Io, purtroppo, ho la cattiva abitudine di non dimenticare, di conservare i documenti e soprattutto di non TACERE!!!

Del resto, chi ha avuto la faccia tosta di firmare il nuovo regolamento del Partito di Di Maio, stuprando di fatto, l’originale del 2009 ed i suoi principi fondanti, non si fa, sicuramente, scrupolo di appropriarsi del lavoro altrui, spacciandolo per proprio.

Esattamente come quell’anti-mafia da parata che ho sempre combattuto al pari della mafia stessa e che mi ha portato ad essere l’orgoglioso estensore in Senato della “Legge Lazzati”, anch’essa oggetto di delazione da parte del fù M5S, che in campagna elettorale ne sfruttò il potere dirompente per poi rinnegarla appena eletti.

Tutto questo per mostrare cosa si nasconde dietro la demagogia di questi “schiaccia-bottoni” d’accatto e quanto bisogna, ormai, scavare per sperare di trovare il benché minimo barlume di moralità. Ma si sa che chi vive di speranza, nella maggior parte dei casi, muore disperato. Avv. Sen. Francesco Molinari. >>

 

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