Ieri lunedi 9 dicembre presso il punto di incontro del Meetup di Rossano, Nicola Morra, portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle, ha incontrato la base del Movimento di Rossano ma anche attivisti di tutto il territorio alto jonio . Un incontro voluto da entrambe le parti, per discutere e per confrontarsi sulle cose fatte e sulle cose da fare. Le tante cose da fare.Nicola Morra è arrivato nella sede del Movimento 5 Stelle di Rossano di Via Torre Pisani intorno alle 14:30. Senza auto blu e senza scorte varie che spesso si vedono quando da queste parti si affaccia, o si affacciava, un parlamentare. Presenti diversi iscritti al Movimento e simpatizzanti oltre a comuni cittadini, era presente anche il consigliere del Comune di Corigliano, Francesco Sapia, il quale ha ribadito il suo impegno supportato dagli attivisti coriglianesi ma anche in costante contatto con altri attivisti del territorio e nazionali . Tutti curiosi di ascoltare il parlamentare e di porgli domande e quesiti. Dopo l’introduzione del dr A. Aiello, attivista locale del M5S ,facente parte del gruppo di comunicazione, il quale si è soffermato sui valori fondamentali che devono contraddistiguere il ruolo di attivista, ossia avere un atteggiamento di condivisione, essere solidali e andare oltre le posizioni personali per avere come obbiettivo unico il BENE COMUNE E COLLETTIVO, la parola è passata al portavoce di origini genovesi, ma cosentino di adozione. Il quale ha rimarcato come, soprattutto in questo difficile momento socio-economico italiano, si debba investire tanto su risorse come cultura e lavoro. “Non dobbiamo mai accettare di chinare la testa verso i soliti noti!”, ha detto. Dopo le elezioni di febbraio, “che hanno mandato un messaggio importante ai soliti baroni tradizionali”, Morra ha detto che adesso “c’è il lavoro più impegnativo”, prendendo a spunto una metafora della tradizione contadina. “Il contadino – ha detto il professore di storia e filosofia – deve saper seminare, ma poi deve anche saper attendere, lavorando affinché il raccolto sia il più copioso possibile. Bisogna pertanto fare tutti quei lavori di consolidamento che permetteranno al Movimento di far emergere il noi collettivo, a prescindere dal cognome. Dobbiamo costruire una società ben diversa da quella in cui finora siamo cresciuti!”. Morra ha toccato diversi aspetti, prima che prendessero la parola i cittadini presenti, in funzione del principio di “responsabilità”, ha detto, “per cui io debba dare delle risposte”. Morra ha invitato anche coloro che non hanno votato M5S a fare domande, proprio per spiegare meglio le attività del Movimento. L’attenzione è stata poi puntata all’attività del Movimento di Grillo e dei suoi parlamentari nel cercare di scardinare “il sistema” costruito dalla politica dei partiti in tanti anni di storia repubblicana. Si è parlato di Europa, di finanza, di pensioni, di ambiente. Tra le tante domande, Morra ne ha risposto ad una che gli poneva il quesito di fornire una spiegazione, alla luce del grande dato politico che ieri ha visto tre milioni di elettori andare a votare alle primarie del PD, ad una possibile futura alleanza parlamentare, nella prossima legislatura, con il partito del neo-segretario Renzi. Uno dei punti di cui si è parlato è stato proprio il fatto che molti emendamenti a leggi, molte proposte del M5S, non sono passati proprio perché “l’asse Pd-Pdl” ha di fatto escluso il M5S dal potere decisionale. Tranne in rare eccezioni. Quindi, ad esempio, della riduzione dei parlamentari, della riduzione dello stipendio, del reddito di cittadinanza, non si è fatto nulla. Belle proposte, ma tutte rimaste sulla carta, in quanto il M5S, a conti fatti, in Parlamento, nonostante il 25%, è minoranza. “Come più volte sostenuto sia da Grillo che da tutto il Movimento – ha detto Morra – noi non mettiamo preconcetti davanti a niente. Giudichiamo dai fatti. Alle belle parole bisogna sempre far seguire i fatti. Se dovessimo vedere fatti concreti in linea con le nostre posizioni e con il nostro programma, valuteremo e potremmo votare anche qualche provvedimento insieme. Ma prima vogliamo vedere se Renzi farà seguire i fatti alle parole”. Molto soddisfatti i cittadini intervenuti, che hanno avuto la possibilità di poter incontrare un parlamentare da vicino, senza “steccati” formali, senza le “solite distanze”, a cui hanno potuto rivolgere domande ottenendo risposte chiare ed esaustive. Il M5S, con Morra, ha confermato di essere ben radicato sul territorio e di continuare sulla strada della coesione e del raggiungimento di obiettivi importanti per il bene del territorio stesso ma anche del Paese intero.