Si arricchisce l’istituzione scolastica crosimirtese grazie ai finanziamenti Pon Fesr “Qualità ambienti scolastici”. L’innovazione consente agli insegnanti di accrescere le proprie competenze in modo da favorire una didattica inclusiva.
Si arricchisce ulteriormente l’Istituto comprensivo Crosia Mirto. Una scuola al passo con i tempi, in grado di offrire alte professionalità associate a strumentazioni della tecnologia assolutamente innovative. L’ultimo intervento, in termini di tempo, ha fatto sapere il dirigente scolastico, Pina De Martino, grazie ai finanziamenti Pon Fesr, Qualità ambienti scolastici, Azione E 1, prot. n.1858 del 28-02-2014, ha permesso l’allestimento di una sala docenti, nel plesso che ospita la scuola secondaria di primo grado (scuola media) in Viale della Scienza di Mirto. Un’aula fornita di specifiche attrezzature per facilitare e promuovere la formazione permanente degli insegnanti, attraverso l’arricchimento delle dotazioni tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica . Un progetto di 15 mila euro che si pone l’obiettivo di arricchire le competenze dei docenti ai fini di acquisire una valida esperienza professionale, in ambiti attuali come la scrittura sul web e il social media. Un lavoro che consentirà agli insegnanti di lavorare in un ambiente stimolante e di respiro europeo; saper realizzare la creazione di eventi e gestire attraverso le Tic, Tecnologie informatiche della comunicazione, contatti con stakeholder interni ed sterni. Al contempo questo intervento permetterà ai docenti di saper utilizzare le Tic come strumento più idoneo per favorire una didattica inclusiva che valorizzi gli stili di apprendimento dei singoli e le intelligenze multiple degli studenti e che consente di supportare efficacemente alcune situazioni di svantaggio (Dsa, Bes ecc.).
Soddisfazione per il valido lavoro che interessa la scuola crosimirtese è stata espressa dal dirigente scolastico, Pina De Martino. Ha spiegato che è importante offrire al personale docente ambienti dedicati, ove vi sia la possibilità di utilizzare infrastrutture tecnologiche idonee per la progettazione di learning object, e pensare strategie per attivare “l’insegnamento capovolto”, metodologia finalizzata a far lavorare a casa lo studente, apprendendo attraverso video e podcast o leggendo i testi proposti dagli insegnanti o condivisi da altri oicenti. In classe l’allievo potrà applicare quanto appreso per risolvere problemi e svolgere esercizi pratici proposti dal docente.