“Le notizie sull’inchiesta della Dia di Catania e sull’arresto di un dirigente a riposo del Consorzio non possono che provocare amarezza e sconcerto, anche se si tratta di fatti accaduti tre anni fa”. È questo il primo commento del neo presidente Filippo Nasca ai fatti emersi stamani.
“Nel confermare la massima collaborazione nei confronti della magistratura” – prosegue l’avvocato Nasca – “confermo che già nel prossimo consiglio direttivo di venerdì saranno decise drastiche misure di rafforzamento dei presidi anticorruttivi interni, con un turn over dei responsabili dei procedimenti e una ricognizione delle gare d’appalto in corso di espletamento. L’opera di riorganizzazione del Consorzio Autostrade Siciliane è appena all’inizio, sarà purtroppo non breve ma estremamente incisiva”.
“La rete autostradale è un patrimonio di tutti i siciliani, va riqualificata e resa sicura, e ci vorrà del tempo per i ritardi dei decenni passati. Ma è evidente che tutto ciò dovrà avvenire dentro una cornice operativa di trasparenza e legalità”.