(Flavio Corniola) – Lo evidenzia uno studio condotto da Help Consumatori, che registra un’inversione di tendenza rispetto al passato Tasso fisso o variabile, qual è il più vantaggioso? Il dubbio, che fino a poco tempo fa era un dilemma, oggi ha una facile soluzione. Uno studio condotto da Help Consumatori dimostra, infatti, che i mutui a tasso variabile sono sempre più convenienti in un periodo in cui la crisi economica non è ancora alle nostre spalle. Il rallentamento dei consumi mantiene bassa l’inflazione e di conseguenza anche il costo del denaro è ai minimi. Ciò permette alle banche di offrire ai clienti tassi di partenza convenienti, ad esempio del 2%. Secondo il sito helpconsumatori.it i tassi concessi relativamente ai mutui a tasso variabile a vent’anni sono intorno all’1,86%, mentre per quanto riguarda quelli dei mutui a tasso fisso il valore è intorno al 5,24%. Una differenza sensibile che quindi, con i valori attuali, fa registrare un’inversione di tendenza, considerato che in precedenza si preferivano finanziamenti a tasso fisso, ritenuti più sicuri. E’ consigliabile quindi consultare il proprio istituto di credito al fine di valutare la possibilità e la convenienza della portabilità dei mutui ed eventualmente passare da un finanziamento a tasso fisso a uno a tasso variabile, specialmente in un momento come questo in cui l’economia stenta a rimettersi in piedi e le esigenze di risparmio sono particolarmente elevate.
Fonte: canali.kataweb.it