Divertimento formativo al musical «Mr Fantasy e la bottega delle meraviglie». Secondo l’affermazione del poeta latino Orazio l’arte ha la funzione di dilettare ed istruire, perché contribuisce ad una crescita sana ed equilibrata della società. L’universalità dell’etica oraziana è stata fatta propria da Salvatore De Mariano, che con la sua scuola «Dancing Art» ed in collaborazione con altre realtà artistiche del territorio, ha mandato in scena un musical improntato ai buoni sentimenti.
L’evento, di cui egli e Giovanni Belardi sono i registi, è stato presentato dallo showman Luciano Fraita, il quale in un prologo ha sottolineato l’esigenza di comunicare i valori umani fondamentali, poiché ogni singolo cameo delle opere di Disney invita gli spettatori a riflettere sui sentimenti, quali l’amicizia, la solidarietà, il rispetto per gli anziani e l’ambiente, intervallando il tutto da balletti spazianti dal genere classico fino al moderno, passando per la street dance e l’hip hop, dove ha grandeggiato il talento e l’energia di Alessia De Mariano, stella siciliana della danza.
Degne di rilievo le affermazioni etiche che il protagonista, il piccolo George, riceve da Mr. Fantasy («La bellezza autentica risiede nell’animo umano»; «Le persone non nascono cattive, ma lo diventano»; «Ogni volta che incontri un anziano, sorridigli», ecc.), essendo considerazioni filosofiche sul ruolo di ciascun essere umano nella propria esistenza. Ne è scaturito dunque un tripudio di consensi su un’opera comprendente al tempo stesso danza, canto e recitazione molto appassionante e piacevole. Immensa la soddisfazione degli artefici e degli interpreti per una rappresentazione preparata soltanto un mese prima. «L’idea è piaciuta da subito, – ha commentato Giovanni Belardi, regista e curatore della recitazione – perché la rappresentazione è voluta arrivare al cuore di grandi e piccini, ricordando soprattutto agli adulti gli autentici valori della vita, i quali hanno il compito di tramandare alle generazioni future il dono vivido della fantasia, fondamentale, perché dà un motivo alla loro esistenza».
«Finalmente una storia nuova, che si distingue dai soliti spettacoli, poiché aiuta a offrire una morale – ha chiosato l’attrice Roberta Macrì – e costituisce anche uno stimolo per chi interpreta siffatte circostanze!». «Si è smarrito l’animo di Peter Pan – ha rilevato Gaetano Isgrò – per la troppa tecnologia trasformando i bambini di oggi in soggetti disincantati e privi di immaginazione». «Benché abbia operato dietro le quinte, ho notato un grande spettacolo, – ha annotato la coreografa Federica Accetta – perché lo spirito fantastico consiste nell’unire anche balletti classici con quelli odierni». Alice Manna, il «Grillo parlante», ha spiegato invece il suo ruolo: «Ho rappresentato la voce della coscienza, ormai in via di smarrimento dinanzi all’incedere della tecnologia». «In uno spettacolo, contrassegnato da tre discipline, come il canto, il ballo e la recitazione, notevole è l’impegno del cast nel mandare messaggi positivi al pubblico, – ha annotato Gabriele Maggiore – ma abbiamo profuso il meglio di noi stessi per catalizzare la loro attenzione». Mister Fantasy, Rosario Popolo, è soddisfatto della serata: «Ho regalato perle di saggezza in un’epoca, dove si bada all’apparire ed all’avere, invitando tutti a crescere con un animo puro e genuino senza essere intaccati dalle pericolose sovrastrutture mentali». Il piccolo grande protagonista Daniele Ficarra (il fanciullo George) ha esplicato il suo importante personaggio: «George ha fatto riflettere molto, perché attualmente è rarissimo trovare adolescenti dall’animo sensibile e onesto come lui». L’esperta vocal coach Alessia Fiumene ha manifestato tutta la sua contentezza: «È venuto su appena in un mese con grande sforzo di tutti, dato l’accostamento molteplice di differenti personaggi, ma ci siamo riusciti lanciando un appello affinché i bambini rimangano meno possibile sui social e comincino a leggere libri, che sono il naturale nutrimento dell’intelletto, consentendo loro di sognare e di dare un significato alla loro vita». L’ultima parola è riservata al grande Salvatore De Mariano, mente, anima e corpo dell’intera manifestazione: «Abbiamo cercato di infondere un momento di riflessione sugli autentici princìpi umani, imperniati su valori eterni, come l’amicizia ed il rispetto degli altri e della natura: per questo ho voluto sublimare molto il simbolismo con lo scindere il musical in un parte reale ed in una fantastica celebrando l’immaginazione, promossa soprattutto dai bambini, che sul palco per la prima volta hanno destinato una lezione di vita agli adulti». Si può dunque dire che Salvatore De Mariano abbia superato se stesso per avere messo in scena uno spettacolo, che non deve limitarsi soltanto alle piazze, ma per la notevole importanza dei suoi contenuti abbia tutte le carte in regola per esibirsi nei teatri e soprattutto nelle scuole, perché giova alle giovani generazioni per prepararle a costruire un futuro culturale, economico e sociale migliore di quello attuale.
Foti Rodrigo