Riceviamo e pubblichiamo: <<Il gruppo consiliare di opposizione “MONTEPAONE BENE COMUNE” nelle persone dei Consiglieri Comunali Giuseppe Macrì, Giuseppe Celia e Roberto Totino intendono mettere a conoscenza la comunità montepaonese di taluni aspetti e fatti salienti relativamente all’ultima adunanza consiliare di giorno 29 Aprile u.s..
In primis si è parlato delle aliquote Tari che, di primo acchito, sembrerebbero in diminuzione, ma quello che assolutamente non convince questa opposizione è il modo in cui si è arrivato a tale risultato; in effetti, abbiamo fatto presente che il taglio della spesa riguarda voci impossibili da decurtare del 60%, e, più precisamente, per la voce “spesa personale”…. come è possibile passare da 150.000,00 € a poco più di 50.000,00? Non è plausibile una risposta dell’amministrazione che parla di armonizzazione delle tariffe tagliando su una voce realisticamente non decurtabile così abbondantemente.
O il 60% degli operatori vanno in pensione (o si licenziano) o è solo l’ennesimo dato messo lì per far quadrare il cerchio di quanto il Comune vorrebbe guadagnare sui cittadini. Ebbene si..perché il capitolato di spesa risulta essere sempre spropositato al servizio ed è inutile che nella stessa relazione dell’amministrazione si legga che è dovuto ad un fattore prudenziale per aumento dei conferimenti. Intanto la relativa voce del capitolato è stata già aumentata di circa 70.000,00,00 e, lo stesso assessore ha ammesso che, da inizio anno, l’aumento iniziale dei costi si è ridotto di circa il 30%.
Perché non mettere mano seriamente alle tariffe e far pagare ai cittadini il giusto? Perché fare stime (sempre al rialzo tra l’altro) e fare copia incolla dei dati degli anni precedenti (ad es. quantità di rifiuti conferiti) o non considerare l’aumento della popolazione o i maggior numero di immobili costruiti per ottenere una chiara fotografia della situazione con sicuro abbattimento della tassazione ai cittadini? Perché portare in Consiglio documenti approssimativi che ledono tutti i cittadini e offendono l’intelligenza di chi seriamente fa il suo dovere da consigliere e legge la documentazione che si allega per poi ritrovarsi davanti a dati o documenti messi un po’ li per caso giusto per adempiere a qualche dovere istituzionale.
Del resto, questa approssimazione si trova quasi in tutta l’attività amministrativa. Ad esempio, all’attenzione del Consiglio si è portato il regolamento per l’area “sosta camper”.
Un documento incompleto di parti essenziali, approssimativo e fumoso. La stessa Amministrazione palesando apertamente che ancora non ha concretamente idea di come gestire il tutto, sa solo che sarà onere dei poveri vigili (che in numero ridicolo devono gestire già 17 km di territorio e più di 20.000 persone che transitano) il controllo di accesso e infrazioni. Del resto, come si può pensare che anche un servizio che potrebbe essere la scusa per vincere magari qualche altro animaletto da compagnia viene portato in stato embrionale e privo di qualsiasi organizzazione materiale a ridosso della stagione estiva e non magari a gennaio o febbraio quando ci sarebbe stato tutto il tempo per organizzarsi seriamente e offrire un reale servizio.
Altra storia per il regolamento in materia di assistenza economica a persone e famiglie in stato di bisogno e disabilità. Non si discute assolutamente l’oggetto, ma si resta basiti quando si fa un regolamento per dare un potere ad una Giunta che non sa già di averlo per conferimento statale. È obbligo, almeno morale, del Sindaco provare a risolvere situazioni di sofferenza e decozione; e lo stesso Stato gli da già i poteri e i mezzi per fare tutto quello che è portato in un regolamento che di fatto è solo una toppa per cercare di limitare le richieste dei cittadini. Inoltre, un documento generico e privo di qualsiasi pregio. Avrebbe avuto un senso se magari, come da nostra proposta si fosse aggiunto un fondo da distribuire a prescindere dall’imminente necessità. Per quello il potere il Sindaco lo ha già e, inoltre, si è ricordato che i precedenti amministratori, che percepivano somme ridicole rispetto a quelle percepite oggi, mettevano a disposizione le proprie indennità per situazioni di immediata urgenza.
Entrambi i regolamenti sono stati votati a maggioranza; caso diverso per l’odg “subentro alla concessione di costruzione e gestione dei lavori di messa in sicurezza, recupero sorgenti e gestione impianti di adduzione”. In questo caso una relazione sul punto contrastante con quanto riportato nella documentazione allegata ha spinto questa compagine a richiedere un rinvio del punto.
L’amministrazione, preso atto delle evidenti discrasie, scarsa conoscenza dell’odg e l’impossibilità di replica a quanto sollevato, non ha potuto far altro che accordare sulla richiesta di rinvio. Ancora una volta questa opposizione ha manifestato la propria disponibilità di collaborazione per un sereno confronto prima che gli atti vengano portati in Consiglio nell’interesse superiore dei nostri cittadini. Purtroppo, invece, tante volte l’amministrazione, pur magari condividendo le osservazioni o non potendovi replicare, è costretta all’adozione degli atti che per quanto errati o incompleti sono in scadenza>>.