Hanno chiesto una convocazione del consiglio comunale aperto i consiglieri di minoranza Mario Gara e Giuseppe Gervasi (responsabile regionale dipartimento giustizia Idv), per discutere delle tariffe applicate dalla Sorical per il servizio di erogazione di acqua per usi idropotabili dal 2004 al 2009. A stimolare il dibattito, nei giorni scorsi, una relazione dettagliata elaborata dall’ingegnere Sergio Polimeni, secondo cui rispetto a una popolazione di 3.500 abitanti quale quella di Monasterace, vi sarebbe un eccesso di fornitura di acqua talmente alta, al punto che, ha sottolineato «la quantità fornita dalla Sorical Spa potrebbe invece soddisfare i bisogni di una cittadina di oltre 15.000 abitanti». Dati che hanno immediatamente stimolato un’accesa discussione, visto che la società idrica vanta, nei confronti del Comune, un credito cospicuo e per recuperare parte dell’ingente somma non ha esitato, nei mesi scorsi, di ridurre la fornitura dell’acqua, ignorando anche gli appelli del sindaco Maria Carmela Lanzetta che, per protesta, si è incatenata con i consiglieri di maggioranza nei locali del serbatoio centrale. «I consiglieri comunali di minoranza – spiegano, dunque, Gervasi e Gara in una nota – intendono chiedere all’amministrazione comunale di attivarsi presso la Sorical per ridiscutere il prezzo applicato dalla società nel periodo suddetto. A nostro avviso la legge prevede che il servizio idrico sia reso in regime di tariffa e non di prezzo. Inoltre la tariffa, diversa a seconda delle modalità di fornitura dell’acqua, doveva essere fissata dal Cipe e non dalla Sorical. Inoltre, per espresso accordo tra Regione e Sorical, quest’ultima non poteva aumentare le tariffe per gli anni dal 2004 al 2009. In realtà, la Sorical ha sistematicamente violato le determinazioni Cipe e l’accordo con la Regione, aumentando autonomamente le tariffe dell’acqua potabile». Nel sottolineare che tali problematiche sono state già denunciate in Consiglio regionale dal consigliere dell’Idv, Giuseppe Giordano, concludono: «Questo atteggiamento della Sorical si è tradotto in un maggiore costo non dovuto per i Comuni».

Gazzetta del Sud dell’11.06.2012 – Imma Divino

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