Gli esperti li hanno definiti “gli anni che durano per sempre” perché rappresentano, per il cervello di un bambino fra 0 e 6 anni, il periodo più importante e decisivo per la sua formazione. Dello stesso parere il prof. Italo Farnetani, secondo cui un bambino da 3 a 5 anni è «come la memoria di un computer, che assorbe tutto ciò che vi viene immesso. Per questo ha bisogno di vivere in mezzo alla gente, ascoltare racconti, vedere volti e colori, vivere sensazioni». Un’assunto condiviso dai promotori del progetto nazionale “Nati per leggere” a cui ha aderito anche il comune di Monasterace. A darne notizia ieri il sindaco Maria Carmela Lanzetta: «L’Amministrazione ha allestito, con il contributo dell’assessorato regionale Cultura e Pubblica istruzione, in collaborazione con i presìdi del libro della Locride, un progetto intitolato “Se vuoi farmi un regalo, raccontami una storia”, che fa riferimento all’iniziativa di promozione della lettura per i bambini più piccoli conosciuta come “Nati per leggere”». Nel sottolineare la convinzione che «la lettura e la comprensione di ciò che si legge siano strumenti irrinunciabili per la conoscenza di sè oltre che del mondo, nonché stimolo alla curiosità, scrigno di sogni e di fantasia, occasione per prendere coscienza dei sentimenti e della loro importanza», il sindaco Lanzetta annuncia, dunque, un calendario di iniziative, di formazione per “lettori volontari” che si svolgeranno nella biblioteca comunale “Corrado Alvaro” e coinvolgeranno professionisti come Giovanna Malgaroli del coordinamento nazionale del progetto, la pediatra Stefania Manetti dell’Associazione culturale dei pediatri, Nives Benati responsabile della sezione ragazzi della biblioteca comunale di Lugo di Romagna e l’attore e regista teatrale Livio Vianello, che da anni s’impegnano nella diffusione di quest’iniziativa di crescita culturale e sociale che «servirà anche – conclude il sindaco – a far conoscere, sia agli operatori professionali coinvolti, sia ai genitori e ai lettori volontari, i principi ispiratori, le motivazioni scientifiche, le modalità di realizzazione del progetto “Nati per leggere”».
Gazzetta del Sud – Imma Divino