Vittoria e veleni. Nel ringraziare i cittadini in una lettera aperta per la fiducia accordata alla lista “Per Monasterace – Indipendenza e libertà”, il sindaco Maria Carmela Lanzetta scrive: «Purtroppo, durante la campagna elettorale si sono verificate delle situazioni spiacevoli, veicolate attraverso un linguaggio non consono al rispetto delle persone in quanto tali al di là delle idee politico -amministrative di ognuno». «In moltissimi comuni calabresi e non – aggiunge il sindaco – si vince e si perde anche per pochi voti (anche da noi, negli anni ’90, per due voti). Ci chiediamo: la prassi democratica che assegna alla maggioranza il compito di amministrare, non vale quando si perde? Per alcuni sembra di sì e lo stanno dimostrando con accuse gratuite, gravissime e infamanti dettate sicuramente da un odio strisciante verso le persone, accompagnato da aggressioni verbali che hanno causato il malore dell’anziana madre di un candidato della nostra lista, peraltro non eletto». Una risposta alle considerazioni espresse dallo sconfitto Cesare Deleo, a pochi giorni dall’insediamento del Consiglio comunale convocato per mercoledì prossimo alle 17. Un «ritorno al passato», per Maria Carmela Lanzetta che punta il dito contro «un modo di fare politica superato, che ritorna quando supponenza, arroganza e falsità diventano il metro con cui misurare l’attività amministrativa. E poi – aggiunge – parlano di pace sociale». La lettera della Lanzetta si conclude con un appello: «Respingiamo tutti insieme questo clima di disprezzo, malevolenza e risentimento. Impegnamoci, nel rispetto dei ruoli, a lavorare costruttivamente per il nostro paese, sulla base di un risultato sancito da elezioni libere e democratiche».
Gazzetta del Sud del 21 maggio 2011 – Imma Divino