«L’Amministrazione comunale, dopo il responso delle urne, ha il diritto-dovere di governare». È, in sintesi, quanto l’ex assessore al Bilancio, Pasquale Genovese, dichiara in una nota diffusa ieri. La goccia che ha fatto traboccare il vaso per Pasquale Genovese, già presidente del Consiglio comunale, sono i pesanti attacchi dell’opposizione: «In questi mesi ne ho sentite di cotte e di crude: l’avvocato De Leo non perde occasione per elargire “ricette di buon governo”. Ma non è lo stesso che è stato sindaco dal 1975 al 1990 e dopo quindici anni di “oculata e attenta amministrazione”, ha portato l’Ente al dissesto finanziario?».
Lo scrivente respinge poi le insinuazioni dell’esponente di minoranza, secondo cui «la prima amministrazione Lanzetta ha appaltato lavori privi di decreto di finanziamento», e rilancia asserendo che «ciò è falso. O è rimasto indietro con le regole, o è in malafede. Il nostro Comune è stato tra i primi ad aderire alla Suap e a nessuno verrebbe da credere che tale organo avrebbe appaltato e consegnato gli stessi alle ditte, senza il relativo decreto di finanziamento da parte dell’Ente. Queste cose avvenivano in altri tempi, ora le regole sono cambiate».
Nel sottolineare il comportamento corretto e trasparente dell’amministrazione Lanzetta, Genovese aggiunge: «Non si offre la collaborazione col ricatto, come è avvenuto anche negli ultimi consigli comunali, da parte delle attuali minoranze. Se è vero che le loro intenzioni sono quelle di migliorare le condizioni del nostro paese, che vengano fuori suggerimenti perseguibili e attuabili, con grande onestà, e nessuno si tapperà le orecchie».
Sorpreso, inoltre, per l’anomala compattezza dell’opposizione, l’ex presidente del Consiglio comunale aggiunge che «quello che di più sorprende è la posizione del “camaleontico” consigliere di minoranza Nicolino Procopio, una posizione quantomeno strana visto che lui, nel corso della sua esperienza amministrativa, ha avuto tanto a che fare con i debiti che l’amministrazione De Leo ha lasciato in eredità».
Auspicando, infine, un ritorno a un clima sereno, Pasquale Genovese così conclude: «Non abbiamo bisogno di ulteriori divisioni nel nostro paese, smettiamola di fare i primi della classe. I sei anni di amministrazione Lanzetta non hanno procurato nessun debito all’Ente, cosa che invece non può affermare chi ha fatto parte delle precedenti amministrazioni, e che oggi, guarda caso, si trova seduto allo stesso tavolo, compatto contro l’attuale amministrazione».